Mass-Media Stars, secondo album degli Acqua Fragile, pubblicato nel 1974, ultimo della prima fase legata ai seventies, si presenta come un'opera di raffinata evoluzione per la band, giungendo purtroppo come un prematuro canto del cigno. Forte del sostegno del manager Franco Mamone, figura chiave anche per la Premiata Forneria Marconi, il disco prosegue il percorso intrapreso con il debutto omonimo, mantenendo il cantato in inglese con un occhio al mercato statunitense, ma affinando notevolmente la struttura compositiva e la dinamicità dei brani.
L'analisi dei testi forniti delinea chiaramente una maturazione stilistica che, pur affondando le radici nel fertile terreno del progressive anglosassone, strizza l'occhio con decisione alle sonorità più elaborate e teatrali. Questa influenza si manifesta in una maggiore complessità degli arrangiamenti, in un uso più audace delle tastiere e in una generale sensazione di movimento e varietà all'interno dei singoli brani.
L'opener "Cosmic Mind Affair" è un biglietto da visita efficace di questa evoluzione. La voce evocativa di Bernardo Lanzetti ci introduce in un universo sonoro ricco di colori, sostenuta da fraseggi chitarristici di pregio e da un denso impasto sonoro di cori e tastiere. La sezione ritmica, ben evidenziata, tesse una trama solida e dinamica. L'attenzione ai dettagli è palpabile, con i giochi vocali che riprendono il tema iniziale e un intermezzo di synth particolarmente curato, dimostrando una consapevolezza compositiva più matura rispetto al passato.
"Bar Gazing" offre un contrasto affascinante, immergendoci in atmosfere più delicate e sognanti. Qui, la celebre vocalità di Lanzetti si dispiega in vocalizzi gentili e in passaggi più potenti, a seconda delle esigenze del brano, confermando il suo talento interpretativo. La recensione la definisce giustamente un "capolavoro" per la sua capacità di creare un'emozione palpabile.
La title track "Mass-Media Stars" irrompe con energia, caratterizzata da un interplay vivace tra chitarre e tastiere sempre in primo piano. Il brano non concede un attimo di tregua, mantenendo un flusso costante e piacevolmente variopinto. Ancora una volta, emerge la tendenza del vocalist a "giocare" con la propria voce, interpretando diverse sfumature all'interno del pezzo, un tratto che lo accomuna, come giustamente notato, a Peter Gabriel.
"Opening Act" conferma la cifra stilistica del gruppo. Dopo un'introduzione vocale peculiare, la canzone si sviluppa in sezioni strumentali di notevole bellezza, arricchite da guizzi vocali e culminanti in un finale corale. Questa struttura evidenzia la capacità della band di bilanciare momenti puramente strumentali con la potente espressività della voce.
"Professor" si distingue per una prima parte strumentale particolarmente elaborata, interrotta dall'ingresso di cori e sintetizzatori, elementi sonori che permeano l'intero album. Il finale, purtroppo solo abbozzato, viene definito "straordinario" e lascia un senso di incompiuto, un rimpianto per ciò che avrebbe potuto essere sviluppato ulteriormente.
"Coffee Song" riassume in modo efficace lo stile distintivo degli Acqua Fragile, un brano piacevole e armonioso che cattura appieno la sinergia tra Lanzetti e la sua band. Il motivo principale che accompagna l'ascoltatore fino alla fine lascia un velo di amarezza, consapevole del fatto che "Mass-Media Stars" rappresenta l'ultima testimonianza di un gruppo che avrebbe avuto ancora molto da offrire al panorama progressive italiano.
Le note aggiuntive e la lista dei musicisti confermano la formazione talentuosa della band e il contributo di figure di spicco come Claudio Fabi alla produzione e la Premiata Forneria Marconi come produttori, un legame che sottolinea ulteriormente le affinità musicali tra i due gruppi.
In conclusione, Mass-Media Stars non è
semplicemente un seguito del debutto, ma un album che testimonia una crescita
artistica significativa degli Acqua Fragile. Pur mantenendo un'identità
progressiva ben definita, la band esplora territori più art rock e
sperimentali, con una maggiore attenzione alla complessità degli arrangiamenti
e all'uso delle tastiere. La voce carismatica di Bernardo Lanzetti rimane un
elemento centrale, ma si inserisce in un tessuto musicale più ricco e
stratificato.
Mass-Media Stars rimane un esempio prezioso e originale del rock progressivo
italiano degli anni '70, un album che richiede un ascolto attento per
apprezzarne appieno le sue molteplici sfumature e la sua indubbia ricercatezza.
Mass-Media Stars fu pubblicato dalla
Dischi Ricordi nel dicembre del 1974.
Tracce
Testi di Bernardo Lanzetti, musiche
di Piero Canavera
Lato A
Cosmic Mind
Affair – 7:19
Bar Gazing –
5:06
Mass-Media
Stars – 6:53
Durata totale: 19:18
Lato B
Opening Act – 5:40
Professor – 6:49
Coffee Song – 5:56
Durata totale: 18:25
Musicisti
Bernardo Lanzetti - voce, chitarra
elettrica, chitarra acustica a sei e otto corde
Gino Campanini - chitarra elettrica,
chitarra acustica, mandolino, voce
Maurizio Mori - tastiere
Franz Dondi - basso
Piero Canavera - batteria,
percussioni, chitarra acustica, voce
Note aggiuntive
Claudio Fabi - pianoforte (brano:
Opening Act), produttore
Premiata Forneria Marconi -
produttori
Gaetano Ria - tecnico del suono
Bellissimo album, tra il 1990 e 1995 lo ascoltavo sempre, mi ha anche molto ispirato. Lo riscopro in questi giorni con molto piacere.
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