mercoledì 13 novembre 2024

Busta Rhymes riconosce i diritti d’autore di Bernardo Lanzetti e Piero Canavera

 


Busta Rhymes riconosce i diritti d’autore di Bernardo Lanzetti e Piero Canavera

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Dopo anni di battaglie legali, il rapper americano Busta Rhymes ha finalmente accettato di riconoscere la co-paternità del brano “Genesis” ai musicisti italiani Bernardo Lanzetti e Piero Canavera. Una svolta importante per il riconoscimento dei diritti d’autore italiani in ambito internazionale. La notizia è stata riportata da Huffpost, in un articolo firmato dal giornalista Michele Bovi.

Questo successo arriva a conclusione di una lunga disputa, iniziata nel 2012, quando Lanzetti e Canavera avevano accusato Busta Rhymes di aver usato una porzione di “Cosmic Mind Affair,” brano del gruppo italiano Acqua Fragile, senza autorizzazione o riconoscimento.

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Genesis“, uscito nel 2001 e certificato disco di platino negli Stati Uniti, include infatti un campionamento non dichiarato del brano “Cosmic Mind Affair” del 1974, scritto dal batterista Canavera con testi in inglese di Lanzetti. La battaglia legale, condotta da diversi avvocati, si era arenata più volte a causa delle richieste elevate e delle risposte evasive provenienti dal team americano di Busta Rhymes, costringendo i musicisti italiani a una lunga lotta per la giustizia. È stato solo grazie all’intervento decisivo dell’avvocato Giorgio Tramacere che, dopo sette udienze, si è giunti a un accordo tra le parti.

Ora, Lanzetti e Canavera sono ufficialmente riconosciuti come co-autori del brano, segnando una vittoria simbolica per i diritti d’autore italiani e creando un precedente importante per la tutela delle opere originali nel contesto globale.

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Questa vittoria fa emergere una lunga storia di casi in cui gli autori italiani si sono trovati a difendere i propri diritti contro colossi americani. Un esempio emblematico è quello di Al Bano, che per dieci anni ha combattuto contro Michael Jackson, accusando il re del pop di aver plagiato il suo brano “I Cigni di Balaka” con “Will You Be There”. Nonostante una forte somiglianza tra le due opere, la difesa americana riuscì a dimostrare che entrambi i brani ricordavano un pezzo ancor più vecchio, “Bless You for Being an Angel” degli Ink Spots, chiudendo il caso a favore della casa discografica di Jackson.

Un altro caso simbolico è quello della reinterpretazione di “O Sole Mio” come “It’s Now or Never” di Elvis Presley. Negli Stati Uniti, il riarrangiamento è attribuito esclusivamente a Aaron Schroeder, mentre in Italia la SIAE continua a riconoscere Eduardo Di Capua e Alfredo Mazzucchi come autori dell’originale napoletano, in una disputa che evidenzia ancora oggi le differenze di attribuzione tra i due Paesi.

Il caso di Lanzetti e Canavera è particolarmente significativo perché segna un passo avanti importante per il riconoscimento del diritto d’autore degli artisti italiani a livello globale. La decisione ottenuta dai due musicisti rafforza il valore del rispetto per le opere originali, specialmente in un’industria dove i campionamenti sono ampiamente diffusi.

Sebbene l’entità del risarcimento resti riservata, il riconoscimento ufficiale di Lanzetti e Canavera come co-autori di “Genesis” rappresenta una vittoria di principio, aprendo la strada a futuri successi per artisti di tutto il mondo che si trovino a difendere il proprio lavoro a livello internazionale.


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