
venerdì 31 agosto 2018
domenica 22 luglio 2018
sabato 21 luglio 2018
Un video fantastico per ricordare il VOX40: Morning Comes
Fotografia di Renzo De Grandi
Sono passati molti anni da quando andò in scena il VOX40,
evento realizzato da Bernardo Lanzetti con la collaborazione di molti
ospiti/amici: era il 28 Maggio 2013.
Quella serata magica è racchiusa in un DVD i cui dettagli sono fruibili al seguente link:
Difficile trovare immagini e tecniche di montaggio così
efficaci.
Uno dei momenti più emozionanti ha riguardato la riproposizione
di un brano storico di Acqua Fragile, performato con l’ausilio della Tango Spleen Orquestra,
diretta dal Maestro Mariano Speranza: Morning Comes.
Da non perdere…
venerdì 20 luglio 2018
mercoledì 18 luglio 2018
E' tempo di Prog: con "A New Chant" Bernardo Lanzetti riporta in vita gli Acqua Fragile, di Enzo Vitale
E' tempo di Prog, con "A New Chant" Bernardo Lanzetti
riporta in vita gli Acqua Fragile
di Enzo Vitale
Tutto iniziò con gli Immortali, la band che arrivò fino alla
corte di Lucio Battisti. Lasciato il "monarca", e cambiato nome,
proseguirono su strade ancor più blasonate arrivando ad esibirsi con i mostri
sacri della musica anni '60 e, soprattutto, '70: Soft Machine, Alexis Corner,
Curved Air, Uriah Heep e Gentle Giant. Un nome una garanzia: Acqua Fragile.
Dopo anni d'oblio il gruppo Prog torna alla ribalta. Artefice
della rinascita Bernardo Lanzetti, lombardo di origini,
ma umbro di adozione. Il cantante, infatti, ha scelto un'amena località del
lago Trasimeno per trascorrere gran parte dell'anno.
"Beh, a dire il vero, il lago è stato fonte
d'ispirazione di uno dei brani del nostro nuovo ellep', sì, un tempo si
chiamavano così!".
Lanzetti,
quindi si torna sulla scena: qual è il titolo del nuovo album?
Si chiamerà,
anzi, visto che è già pronto, si chiama "A New Chant", e uscirà a
breve. L'esordio è previsto per il prossimo 14 ottobre.
Nostalgia,
voglia di tornare al passato o cos'altro? Qual è stata la scintilla che ha
riacceso il sacro fuoco del Prog?
Niente di
tutto questo, oltretutto non ho mai interrotto la mia carriera solista. Solo
che quattro anni fa, per celebrare i 40 anni dell'Acqua Fragile, al Vox 40,
abbiamo suonato insieme ad un'orchestra e sono stati tanti gli apprezzamenti e
le esortazioni a ricominciare.
Quattro anni
di incubazione per il nuovo disco?
Mettere
d'accordo le persone non sempre è facile, diciamo che abbiamo riflettuto molto,
ma alla fine abbiamo partorito un album davvero interessante, che riprende la
tradizione di Acqua Fragile.
E nella
tradizione di Acqua Fragile testi in inglese naturalmente?
Sì, diciamo
che è così con l'esclusione di un brano cantato esclusivamente in italiano
("Tu per lei", ndr), per non parlare poi di un altro che è nato
proprio in Umbria, a Castiglione, ispirato guardando le acque del Lago
Trasimeno.
Sempre un
occhio di riguardo alla vocalità naturalmente?
Naturalmente.
Brani come microsuite, inni e anche marcette. Interessante. Poi mi saprà dire.
Lanzetti,
perdoni la domanda, due album con Acqua Fragile, e tre con la PFM: si sente di
appartenere più all'uno o all'altro gruppo?
Diciamo che
con la Premiata non ho avuto vita facile, preferisco sorvolare. Quindi nessun
dubbio: Acqua Fragile.
Cosa avverte,
cosa pensa di questo ritorno sulle scene insieme ai suoi compagni di un tempo?
Una sensazione
bellissima. Soprattutto per l fatto che nella vita non ho mai avuto tante
attenzioni come adesso.
Ho notato che
nel disco ci sono ospiti di altissimo livello!
I nomi, in
effetti, parlano da soli: Pete Sinfield, Nick Clabburn e il batterista Jonathan
Mover. Hanno dato il loro contributo anche Alessandro Giallombardo e Alessandro
Mori, figlio di Maurizio, tastierista storico del gruppo.
Un ritorno al
passato con un occhio al futuro. Un album fatto di ritmi dispari, ma anche di
armonie classiche, melodia e marcette. Quell'originale nome, gli Immortali, per
la band è stato un presagio. Il gruppo è rinato, ed eccolo ancora una volta
qui.
Lanzetti, Levin, Mastellotto...
Con Tony Levin
Nell’ultimo
giorno di marzo Bernardo Lanzetti incontra uno dei prossimi
ospiti del suo disco solista: Tony Levin.
Gli Stick Men - oltre a Levin, Pat Mastellotto
e Markus Reuter - erano di scena a La Cochera Cabaret di Malaga, atto conclusivo del loro tour
europeo, ed è stata l’occasione per
scambiare qualche chiacchiera e vedere all’opera la sezione ritmica dei King
Crimson.
Racconta
Bernardo: “Grande
performance! Come ha sottolineato Reuter, dopo 23 concerti, "avevano tutto
quanto nelle mani".
Dopo l’esibizione li ho raggiunti in camerino per un saluto e una "copa de vino", con
Tony gentilissimo e disponibile. Mi ha confidato che da gennaio ha dovuto
rimanere concentrato solo su quel repertorio: come non credergli!?
E subito dopo la chiacchierata la band e il tecnico si dedicano
allo smontaggio dei propri strumenti”.
Beh, chi ha già visto in azione da vicino questi
musicisti sa che la loro grandezza risiede anche nell’umiltà e nella cura dei
particolari, e la presenza di Tony Levin nel prossimo lavoro di Bernardo incuriosisce
un bel pò…
Con Pat Mastellotto
lunedì 16 luglio 2018
"A New Chant": Review by Prog Archives
A NEW CHANT
Acqua Fragile Rock Progressivo Italiano
When I was
asked if I would review this album, I obviously said yes, partly because I knew
that I already had at least one other of theirs in my collection. Now, when
you've been writing about music for as long as I have, and have the odd album
or two in their collection in one format or another, sometimes things don't
connect as quickly as they should. Yes, I do have another Acqua Fragile album in my
collection, 'Mass-Media Stars', which was released back in 1974!! Unlike many
other Italian bands at the time, they decided to perform in English, with songs
that weren't always quite as symphonic as the rest of the Italian progressive
scene, and these two factors really put them up against it. But, the real nail
in the coffin for the band was the departure of Bernardo Lanzetti to PFM, and
although the band did keep going for a while, they never recorded again.
Over the
years Bernardo has appeared in different places (I remember interviewing him
when he joined Mangala Vallis), but now, more than 40 years since his departure
the group have reformed around him, drummer Piero Canavera and bassist Franz
Dondi along with multiple guests. 'Chocolate Kings' is probably my favourite
PFM album, the one where Bernardo made his debut for the band, but arguably he
is singing better than ever, with a band that are bringing together styles that
have as much in common with neo-prog, Gabriel-era Genesis and IQ as they do
with the Italian scene. This is glorious prog, soaring and symphonic when it
needs to be, layered and structured at times, but simple and reflective at
others. If ever an album oozed class from every pore then this has to be it.
There are ballads, there is an Italian march, there is intensity but throughout
there is also always beauty. Bernardo's Chapman-style vocals have weathered and
become more rounded, as happened with the Family man, but still have the
stridency when it is required.
The only real
question now, is do we have to wait 43 years for the next one? Superb.
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