venerdì 18 luglio 2025

CONVERSAZIONE CON FRANZ DONDI

 


INTERVISTA A FRANZ DONDI


Nel 1972 vengono notati da Franco Mamone, che li volle come "gruppo spalla" nel lungo tour con la Premiata Forneria Marconi. Aprirono anche per molti artisti stranieri… Soft Machine, Alexis Korner, Tempest, Curved Air, Uriah Heep, Audience e Gentle Giant. Con gli Acqua Fragile incide i primi due dischi, prima dello scioglimento avvenuto nel 1975. Franz Dondi, insieme al batterista Pier Emilio, entra nei Rocky's Filj, con cui girerà il mondo accompagnando molti artisti di musica "leggera", come Bobby Solo E Iva Zanicchi.





domenica 13 luglio 2025

Bernardo Lanzetti: gli incontri che non ti aspetti!


Sabato 12 luglio scorso, arrivato nella piazza di Tuoro, sul Trasimeno, per sentire l'amico Simone cantare e suonare, ecco che mi viene incontro l'inglese Joseph che mi confida di possedere i primi due album dell'Acqua Fragile! Grande emozione!

Bernardo





martedì 24 giugno 2025

Bernardo Lanzetti ricorda Luca Giuliani




 Tristemente riporto che Luca Giuliani, valente pianista e compagno di avventure musicali fin dal 2014, in occasione di un mistico evento rock ad Assisi, è venuto improvvisamente a mancare la scorsa settimana.

Domenica prossima, 29 giugno  avremmo dovuto suonare e cantare ancora insieme.

Ciao Luca, che il tuo viaggio continui...






lunedì 9 giugno 2025

Beggar's Farm e Bernardo Lanzetti a Pecetto di Valenza, in ricordo di Vittorio De Scalzi

 


COMMENTO DI ATHOS ENRILE

FOTOGRAFIE FORNITE DA CORRADO CALVI


Sabato 7 giugno a Pecetto di Valenza, nuovo episodio targato Beggar’s Farm, in quella zona di conforto per la band che è l’Alessandrino.

Un momento speciale targato LILT (Lega Italiana Per La Lotta Contro I Tumori), e quindi utilizzato, anche, per raccogliere fondi nel corso di un concerto totalmente gratuito.

È stata anche l’occasione per ricordare Vittorio De Scalzi, che proprio a Pecetto, il 2 luglio del 2022, tenne il suo penultimo concerto, 22 giorni prima di lasciarci.

Ma la band capitanata da Franco Taulino non si è esibita da sola in questa occasione e, come spesso accade – non solo in questo contesto – il frontman, l'ospite, il nome illustre è risultato Bernardo Lanzetti: inutile ricordare il suo curriculum!"

Luogo deputato alla manifestazione un magnifico centro sportivo, un verde totale che ha contribuito a creare la giusta atmosfera in una serata di inizio estate, con un clima particolarmente clemente.

E proprio nel centro di un campo di calcio è stato allestito un palco degno dell’evento.

Un set misto, quello che propongo a seguire, atto a contenere il passato musicale di Lanzetti, le esperienze più importanti del gruppo di casa e, soprattutto, frammenti di New Trolls, tanto per omaggiare il suo musicista simbolo.

Lanzetti si esibisce con una mano ingessata, ma sul palco non si nota, nessun impedimento alla sua proverbiale dinamicità ma, soprattutto, la voce resta inconfondibile, e alla fine la sua unica limitazione appare legata all’impossibilità di suonare la chitarra.

La band è molto solida, come ho evidenziato più volte, e la sua versatilità permette ad ogni “straniero” di trovarsi a proprio agio.

Il leader è il già citato Taulino, che quando propone un repertorio vario, che prevede guests - e lui è un maestro nell’organizzare mix stellari! - ha la capacità di defilarsi e contribuire alla causa senza esercitare obbligatoriamente il suo normale ruolo di driver, cosa che al contrario accade sempre quando veste i panni di Ian Anderson.

Ma sabato sera di Jethro Tull… solo il profumo!

Doveroso citare tutti i membri e i rispettivi ruoli, partendo dal tastierista Kenny Valle, il più antico collaboratore di Taulino tra quelli presenti. 

Nel gruppo più “fresco” troviamo un grande Brian Belloni alla chitarra...

... una solida sezione ritmica formata da Daniele Piglione al basso e Riccardo Marchese alla batteria...

... e Mauro Mugiati, chitarra acustica, tastiere e voce… e che voce!

Il ruolo di Franco, se parliamo di aspetti musicali, è stato, as usual, quello di cantante, flautista, armonicista.

Lascio per ultimo un giovanissimo ospite locale, trombettista, che esordiva con la Beggar’s proprio quel lontano giorno di luglio di tre anni fa, Lorenzo Fossati.

Beh, la lettura della scaletta credo spieghi in modo icastico la varietà, la trasversalità, passando dal prog più complesso come quello di Genesis, PFM e BANCO arrivando al pop rock italiano dei New Trolls, passando per il blues e il folk nobile di Dylan, senza dimenticare l’omaggio a Demetrio Stratos.

A seguire propongo un piccolo medley che rimarrà come ricordo di serata.

Il super ospite Lanzetti è ormai di casa, perfettamente integrato in una band che pare gli sia cucita addosso, mentre lui non sembra sentire il passare del tempo, riuscendo a mantenere una vocalità pazzesca, simbolo non solo di talento, ma anche di lavoro duro e di rigore comportamentale.

Ma la cosa più importante, oltre la raccolta fondi è stata, a mio avviso, la riuscita dell’evento, la creazione di un momento di estrema serenità che ha coinvolto in modo osmotico pubblico e musicisti, tutti entusiasti e consci che ciò che stavano vivendo sarebbe rimasto nella memoria collettiva.

Quale miglior modo per onorare il ricordo di Vittorio De Scalzi!








venerdì 30 maggio 2025

Bernardo Lanzetti omaggia Vittorio De Scalzi il 7 giugno




 📌Sabato 7 Giugno ore 21,00:

🎶Beggar's Farm con Bernardo Lanzetti: dai Genesis alla PFM, dai Jethro Tull a Bob Dylan e New Trolls. Omaggio a Vittorio De Scalzi.

🌍Campo sportivo comunale, Pecetto di Valenza (AL)

📞Info e prenotazioni: Tuttomusica Alessandria 0131 1852294






venerdì 16 maggio 2025

Bernardo Lanzetti e Jimi Hendrix


Pillole di passato remoto…

Nell’estate del ’67 ero a Londra; dormivo in una specie di Ostello a Notting Hill e per alcune settimane avevo lavorato in un ristorante a Leicester Square. Prima di ripartire per altre città europee vissi l’esperienza di immergermi in un mondo di musica, moda e socialità rimasto unico e singolare.

I Beatles erano usciti con “All You Need Is Love”, subito dopo “Sgt. Pepper’s”, alcuni degli Stones erano stati arrestati per droga, Jack, Ginger ed Eric si presentavano con “Fresh Cream” e i Pink Floyd con Syd Barrett suonavano “See Emily Play”.

Di giorno passavo molto tempo con una fauna variegata di artisti, hippies, musicisti di strada, tra Soho e St. James’s Park dove per la prima volta sentii parlare di “Hey Joe” e quindi di Jimi Hendrix e del suo album Are you experienced.

Ricordo quando andai per acquistare quel disco in un negozio famoso in cui era possibile ascoltare la musica desiderata in cuffia ma in grandi cabine con finestre che davano su Piccadilly Circus.

Ecco, la puntina scava nel primo solco, Jimi sfrega il suo plettro, di costa, perpendicolarmente a tutte le corde, giusto all’inizio del manico (solo anni più tardi fui edotto circa questa diavoleria), sembra si inneschi un larsen o forse un disco volante atterra sul traffico londinese e “Foxy Lady” incontra il Cupido sulla fontana.

Tolgo le cuffie, esco concitato dalla cabina e urlo al ragazzo alla cassa: “LO COMPRO!”

Ho molto amato Hendrix, per tutto quanto era e per tutto ciò che ha fatto. Il suo grande genio innovativo, il suo ammirato rispetto per il passato, i colori e il sorriso che indossava, la leggendaria chitarra “sbagliata”, i testi dei suoi capolavori e persino il suo modo di cantare e masticare il chewing gum.

Confesso di non aver capito, all’epoca, l’inno americano suonato a Woodstock ma rivivo la commozione e lo sgomento quando, nel mio girovagare, da una radio texana appresi della sua morte, come a suggellare che lui non era di questo mondo”.