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martedì 4 gennaio 2022
Mario Lanfranchi ci ha lasciato: il ricordo di Bernardo Lanzetti
Lutto nel mondo del cinema e della
cultura: è morto il regista parmigiano Mario
Lanfranchi. Aveva 94 anni.
Non solo regista di cinema, teatro e
televisione, ma anche sceneggiatore, produttore e collezionista d'arte.
Antesignano dell’opera lirica in tv (fu il primo a portare l'opera lirica sul
piccolo schermo, nel 1956, con Madama Butterfly, di Puccini) scoprì
nell'occasione e poi sposò il soprano Anna Moffo.
Dopo una vita in giro per il mondo, il multitalentuoso Lanfranchi si stabilì a vivere nella splendida villa seicentesca, a Santa Maria del Piano, ereditata dal casato della madre, i Balestra, nobili patrizi di Parma, d’ordine della Duchessa Maria Luigia.
Questo il ricordo di Bernardo Lanzetti, suo grande amico:
“Da questo inizio di anno, molti
artisti si sentono più soli.
Ci ha lasciato il Maestro Mario
Lanfranchi, “uomo del ‘900”, personaggio che è stato in grado di portare la sua
straordinaria sensibilità artistica e la sua sottile arguzia di uomo di mondo
fino a questi tempi così incerti.
Singolare nella regia teatrale e cinematografica,
pioniere dell’Opera lirica su pellicola, avventuroso negli USA e in
Inghilterra, più volte mi ha ospitato, come performer e visual artist, nel
teatrino di corte della sua artistica villa nei pressi di Parma.
Spesso lo facevo partecipe, in primis,
dei miei progetti musicali, ricevendo sempre riscontri positivi nel suo
linguaggio istrionico, forbito, unico e gentile.
In una delle ultime telefonate, solo
pochi mesi fa, mi confidò:
“Se la tua storia ti avesse portato nel mondo della Lirica, saresti stato un grande “Trovatore”...
Prima di lasciarci, il maestro aveva sentito alcuni brani, interpretati dal Lanzetti per un progetto di Arie Liriche con arrangiamento Chill Out, progetto non ancora giunto a compimento. Queste le sue parole di commento in merito
“Fantastico! Ripeto: FANTASTICO! Avevo sfiorato per curiosità, ma subito abbandonato, la chillout opera, brillante come idea, ma deludente come esecuzioni (almeno per quelle poche che ho ascoltato io), falsetti miagolanti e flebili elaborazioni elettroniche, ma una interpretazione così, in piena voce, da grande cantante, sia pure nei ritmi moderni dello stile chillout, mi ha entusiasmato. E, devo dire, anche molto sorpreso, perché, pur conoscendo le tue eccezionali doti vocali, ho scoperto un grande tenore. E questo non me lo aspettavo e mi ha lasciato allibito. Ho scoperto un altro, inatteso Bernardo Lanzetti, a fianco della star del rock. Mi domando cosa saresti stato se tu avessi fatto una carriera lirica, con quella tua strabiliante facilità nel registro acuto, e la tua musicalità ed espressività. Bernardo, sei triplicemente grande: nel rock, nel pop e nella lirica. Abbracci e standing ovations.
Mario”
Bernardo e Amnerys, con amici e il
cugino Marco, stretti attorno al compianto Maestro Mario Lanfranchi, sul palco
del VOX 40