giovedì 31 marzo 2022

"Horizontal Rain": new review from Holland

Horizontal Rain is the result of a project spanning several years from the former PFM, Aqua Fragile and Mangala Vallis frontman, Bernardo Lanzetti, calling in a stellar line up of special guests, maybe too long to name check them all, but we're talking the likes of Tony Levin, David Cross, David Jackson, Derek Sherinian, Tony Franklin, Jonathan Mover, so no complaints about the house band!

I'm told Lanzetti can be a controversial figure, but I have no PFM related baggage in my musical storeroom and I have to say I thoroughly enjoyed his original, eccentric, theatrical approach and versatility. The album takes its name from a phrase describing not only extreme weather, but which appealed to Lanzetti because of its incongruity and sense of the counter intuitive, and this is a perfect metaphor for this album. This is a collection which bristles with ideas, refusing to stand still in any one mode and never fails to entertain, from the bouncy pop of Heck Jack to channelling David Bowie and Pat Metheny on the devastatingly effective Time Is King, which I'm sure even has a bit of a nod to Michael McDonald in the intro! Genial! Is a bit of a floor filler with electro beats, heavy guitar and Lanzetti giving rein to his full range of eccentric vocals - by which I mean it's totally bonkers, great fun and a total blast. Even Conventional seems somewhat ironic with its quasi-classical introduction and pastoral guitars forming a backdrop for a modern operatic solo vocal. Somehow I think there's a bit of tongue wedged firmly in cheek here. The title track as you might expect is deliberately disorientating, skittering drums, keys and wild guitar squeals, crazed vocals and even some devilish harmonica getting in on the act. The final track, Different is a vocal tour de force which is fitting for a singer's album, bringing in a full gospel choir feel with full orchestration and a sympathetic arrangement.

Lanzetti describes his own work as a collection of musical episodes that sail from Progressive Rock to Vanguard, making port of call at Modern Opera, Art Rock, Rock & Soul and Classix 2 B, “a collection of different, strong, characterized compositions with top or weird vocals[1]” It's an imaginative, unique body of work, varied, fresh, interesting and brilliantly over the top. A real tonic in disconcerting times.

Andrew Cottrell






domenica 20 marzo 2022

Bernardo Lanzetti tra gli ospiti del nuovo album di Vincenzo Ricca. Nell'articolo un video che anticipa l'uscita del disco.

Bernardo Lanzetti è ospite nel nuovo progetto di Vincenzo Ricca

Nell’articolo un video che anticipa l’album e propone la voce di Bernardo…

 

Qualcosa in più sul progetto

Vincenzo Ricca's The Rome Pro(G)ject V – Compendio di una vita 

Il Rome Pro(G)ject, discograficamente parlando, compie 10 anni


Non male per un progetto che avrebbe dovuto limitarsi solo ad un album, uscito nel 2012, e che, invece, non solo ha rappresentato la miccia per il terzo rilancio del rock progressivo, avviando letteralmente le collaborazioni tra giovani musicisti e i grandi maestri del genere, ma si è trasformato in un grande successo discografico nonostante numerosi fattori,  di solito decisivo nel mondo della musica: non esiste una vera band; non ci sono eventi live che accompagnano le pubblicazioni; la produzione e la distribuzione degli album è completamente indipendente e autogestita.

Il progetto è stato definito da Vincenzo Ricca "un osservatorio sul prog" e sulle sue potenzialità. Il "fil rouge" che lega questo lavoro è rappresentato dalle vicende dell'antica Roma raccontate attraverso – ormai – cinque album, tutti legati da un filo narrativo, per lo più strumentale, che costituisce il concept album più lungo della storia della musica, tale da meritare un inserimento nel Guinness dei primati.

E così, dopo "Una passeggiata musicale attraverso la storia e i luoghi, la grandezza e la bellezza della Città Eterna" del 2012, II - "Del destino e della gloria" del 2016, III - "Exegi Monvmentvm Aere Perennivs" del 2017 e IV - "Sentieri battuti vie diverse" del 2020, la quinta incarnazione di questo lungo racconto si intitola "TRP V - Compendio di una vita".

L'ispirazione di questo album è triplice: da un lato le riflessioni sulla dura disciplina militare, dall'altro le drammatiche vicende dell'eruzione del Vesuvio e infine le intuizioni di Giulio Cesare oltre che degli imperatori romani opposti alle sanguinose vicende dei gladiatori.

Insieme a Vincenzo Ricca, Steve Hackett e David Jackson - presenti in tutti e quattro gli album precedenti del progetto - tornano i fantastici contributi di John Hackett, Nick Magnus e Bernardo Lanzetti. La grande e prestigiosa sorpresa di questo album è la partecipazione di Tony Levin che caratterizza quattro delle otto tracce che compongono l'opera.

E poi alcuni "talenti deliziosi", tra cui una new entry, la voce di Tony Patterson, e collaboratori di lunga data come Franck Carducci (basso e chitarra 12), Daniele Pomo (batteria), Paolo Ricca (chitarra elettrica) e Roberto Vitelli (basso), ognuno con i propri preziosi ed efficaci contributi.

"Compendium of a Lifetime" è composto da otto nuove canzoni inedite. In ognuna delle canzoni che, seppur legate da un tema, vivono con convinzione la loro sonora indipendenza, emergono reminiscenze e citazioni, come nelle altre opere, per gli amanti del progressive. Ma questo è un record decisamente diverso dai suoi predecessori.

La durata dell'album è di circa 42 minuti (il che fa sperare in una versione in vinile di qualità) a cui viene aggiunta una versione rivista e abbreviata di "Exegi Monvmentvm", dal terzo album, come bonus track.

Tutti i brani sono stati composti, arrangiati, eseguiti e prodotti da Vincenzo Ricca. Anche il testo dei due brani cantati è stato scritto da Vincenzo Ricca. Il disco è mixato da Piero Vena, coadiuvato da Vincenzo Ricca. Anche questa volta la copertina è un dipinto dell'artista Maria Grazia Spadafora mentre le grafiche sono, come sempre, di Gabriele Morelli di Weblogo.it. Tutte le foto, tranne quelle che rappresentano i musicisti coinvolti nel progetto, sono di Vincenzo Ricca, la maggior parte delle quali sono state scattate a Pompei durante la mostra dello scultore Igor Mitoraj nel 2016. Tony Levin, che è anche un eccellente fotografo, ha inviato un suo autoritratto per il libretto di 16 pagine ben tenuto.


 

Racconta Bernardo…

Durante la registrazione di “Compendium of a Lifetime”, di Vincenzo Ricca, mi è uscito questo Fa# acuto, in voce, non falsetto”…



sabato 12 marzo 2022

PFM-Roxy Theatre, August 1977


 
Roxy Theatre, August 1977

Previous article

Adam Gottlob restored and matched the sound to 8mm footage from director Louis Dosh.

Mainly centered on the "Jet Lag" album, the video comes out as a rare, extraordinary and important document, which we hope PFM fans, all over the world, will be able to share soon.

Bernardo


giovedì 10 marzo 2022

PFM-Roxy Theatre, Los Angeles, agosto 1977


Roxy Theatre, Los Angeles, agosto 1977


Puntata precedente:

https://bernardolanzetti.blogspot.com/2022/03/greg-bloch-bernardo-lanzetti-franco.html


Adam Gottlob ha restaurato e adattato il suono alle riprese, in 8 mm, del regista Louis Dosh.

Principalmente incentrato sull'album "Jet Lag", il video si rivela come un documento raro, straordinario e importante, che speriamo i fan di PFM, in tutto il mondo, potranno condividere presto.

Bernardo



sabato 5 marzo 2022

Greg Bloch, Bernardo Lanzetti, Franco Mussida - PFM live at The Roxy, 1977


Greg Bloch, Bernardo Lanzetti, Franco Mussida 

 PFM live at The Roxy, 1977


Received, from a cinephile and filmmaker of the Prog world, some shots of a concert when I was the lead singer of PFM.

Here, on the left, the American violinist Greg Bloch (RIP) is recognizable and on the right the guitar and the back of the noble hand of Franco Mussida.

As if by magic, a 12-minute 8mm film of a PFM concert, at the Roxy Theater in Los Angeles in August 1977, is about to come out. New details in the future!

Bernardo.


venerdì 4 marzo 2022

Greg Bloch, Bernardo Lanzetti, Franco Mussida - PFM live at The Roxy 1977


Greg Bloch, Bernardo Lanzetti, Franco Mussida 

 PFM live at The Roxy 1977


Ricevute, da un cinefilo e filmaker del Prog, alcune immagini di un concerto di quando ero il cantante solista della PFM.

A sinistra, riconoscibile il violinista americano Greg Bloch (RIP) e a destra la chitarra e il dorso della nobile mano di Franco Mussida.

Seguiranno aggiornamenti...

Bernardo