giovedì 2 novembre 2017

"A New Chant": commento di Massimo Sordi



A proposito di "A New Chant", scrive l'amico e prog fan Massimo Sordi di Castiglione del Lago:
E’ proprio così, "scrivere di musica è come danzare di architettura" ... la musica è arte e quella buona non ti scivola sulla pelle come la maggior parte di quella che i media oggi ti propinano continuamente, ma la assorbi, entra dentro di te, e dopo qualche ascolto è già tua, fa parte della tua essenza, della tua persona.           
Ho avuto la fortuna di seguire la nascita di questo lavoro, assaporando le anteprime nello studio di Bernardo Lanzetti, seguendo le progressive evoluzioni dei preziosissimi Pete Sinfield e Jonathan Mover, le passeggiate con Nick Clabburn che proprio qui, a Castiglione del Lago, ha avuto l'ispirazione per le bellissime liriche di " The Drowning ".
Le composizioni sono fresche, nuove, è prog... c'è tanto " prog", il termine coniato quasi mezzo secolo fa per identificare questa straordinaria musica con influenze classiche, melodiche, barocche, blues... e dentro "A New Chant" troviamo tanto di tutto questo, infiniti generi musicali si fondono insieme generando magiche armonie, frizzanti,  esplosive... bellissime.         
Inserendo il Cd la prima volta ho cercato di resettare la mente, di azzerare le contaminazioni dei precedenti ascolti, come se lo sentissi per la prima volta.
Un inizio semplice, morbido, ma ecco la batteria di Jonathan Mover che ti sorprende e ti inebria, e a seguire un crescendo graduale con una cascata di note e cori, armonie che lo rendono un ricchissimo brano, piacevolissimo all’ascolto.
Dal "forte" gioco di parole (inglese/italiano) al quale Bernardo non è nuovo, si entra nelle tinte malinconiche "dell'annegamento nell'amore di qualcun altro" di Nick Clabburn, fantastico paroliere e collaboratore di Steve e John Hackett.
Il pezzo è delicatissimo e solenne nello stesso tempo, è un vero piacere assaporarlo.
Ed è un ulteriore piacere che alcune registrazioni siano state effettuate a Castiglione del Lago, grazie a Pino di Pietro (anni di collaborazione con Enrico Ruggeri) e Mattia Pelosi, che conferiscono all'album ulteriori sostanziali impronte campanilistiche. Fondamentali i Tango Spleen, collegamento temporale di Acqua Fragile, eccezionali tutti i musicisti che hanno collaborato.  
Favolosa la marcetta nell'amore per la musica in Tu per lei"... ma ecco le due gocce di pioggia che si incontrano scivolando sul riquadro della finestra, come due amanti che si trascinano verso il letto... Sinfield è indubbiamente uno dei più grandi poeti della storia del prog e gli Acqua Fragile hanno fuso magistralmente le proprie armonie con la      meravigliosa lirica del Crimsoniano.     
I brani scorrono piacevolmente tra tempi dispari, cori, improvvise variazioni delle armonie (tipiche del gruppo) e la fantastica voce di Bernardo, che migliora col trascorrere degli anni, più passa il tempo, più aumenta in estensione, sempre più forte, sempre più impossibile (sarà sicuramente l'aria del Trasimeno).

L'opera si conclude con il pezzo che dà il nome all'album, un inno dove il crescendo della musica e la voce impossibile esplodono come uno spettacolo pirotecnico, creando un perfetto finale per un'opera destinata a restare nel cuore non solo degli appassionati, ma di tutti coloro che avranno la curiosità e l'inevitabile piacere di farlo proprio.



1 commento:

  1. a leggere questo commento si direbbe un album di Lanzetti non degli Acqua Fragile!

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