EXTRA E SYNDONE:
1° MAGGIO DI FESTA A CASTIGLIONE DEL LAGO
di Franco Vassia
Chocolate Kings, Jet Lag e Passpartù,
album incisi nel grembo della Premiata
Forneria Marconi e in grado, da soli, di sorvolare l’intero globo
terracqueo. Basterebbero questi tre soli volumi per presentare Bernardo Lanzetti,
una delle folgori musicali che hanno incendiato cinquant’anni di pulsioni, di
stimoli e di sogni. Ma il suo curriculum - esperienze, capacità, competenze -
non si ferma a un seppur storico trittico, ma si alimenta di ben altre
peculiarità come la partecipazione e la rifondazione dell’Acqua Fragile - una
delle band più innovative del nostro patrimonio musicale - e una serie di album
solisti che soltanto la volgarità e la grettezza del mercato hanno costretto a
galleggiare in secondo piano. Sia che svolga la funzione di One man band o come
semplice componente di formazione, Bernardo Lanzetti, vocalmente e
musicalmente,riesce ogni volta a celebrare il rock nel suo spirito più aureo e
più pregiato. La sua voce, in assoluto tra le migliori dell’intero panorama mondiale,
traccia solchi profondissimi nei campi del rock e del blues, si trasforma in
carta vetrata per un drink con mr. Zimmermann, oppure si inerpica sulle scie
progressive e ancestrali tracciate dall’Arcangelo Gabriel agli albori degli
anni Settanta.
Gli EXTRA, l’ennesima freccia custodita
nella sua faretra, è qualcosa che va ancora oltre gli schemi appena elencati.
Sono il recupero e la voglia di confrontarsi, di esibirsi dal vivo, di tornare
alle origini, eliminare la barriera che separa l’artista dall’ascoltatore. Un
supergruppo che non è una semplice operazione di maniera ma un combo artistico
di tutto rispetto che trae linfa, oltre che dalla bravura, dalle militanze -
Equipe 84, Gens, Formula 3 - trascorse dai singoli componenti in un arco
temporale che attraversa gli anni Sessanta per arrivare fino a noi.
I SYNDONE, gruppo torinese guidato
alle tastiere dal genio compositivo di Nik Comoglio, rappresentano la summa di
quel magico movimento chiamato progressive rock, il genere musicale che ha
saputo coniugare e rivestire la musica classica con il rock, il melodramma con
il jazz e l’ermetismo con l’immagine.
Mysoginia, la loro settima fatica, è un
concept album che, alla giusta distanza,si ponefra il tracciato di un’opera
rock e le seducenti melodie care a Ennio Morricone. E chi emersoniani,
risonanze del Gigante Gentile, fraseggi tra Jethro Tull e Re Cremisi, tutti
però abilmente filtrati fin dalle origini e, quasi visceralmente, diluiti in
una combustione di musica colta che va da Bartòk a Brahms,da Stravinskij a
Debussy e da Rachmaninova Ravel. In un paese dove ogni anno si registrano
decine e decine di femminicidi, i Syndonedenunciano la stereotipizzazione della
donna e l’odio che -secondo Freud - nasce da un conflitto di natura omosessuale
irrisolto e che può colpire chiunque. Registrato con l’Orchestra Sinfonica di
Budapest nella capitale ungherese e tra Torino e Bologna, Mysoginia, oltre alla voce di Viola Nocenzi, ospita nell’album
anche i flauti di Vittorio De Scalzi dei New Trolls e la chitarra di Gigi Venegoni
degli Arti & Mestieri. Mentre Mysoginia - uscito agli inizi di settembre e
già in doppia ristampa - comincia a far capolino nelle classifiche di numerosi
stati europei,Women, uno dei brani di punta dell’album,ha vinto l’Akademia
Music Award di Marzo 2019 di Los Angeles nella categoria Best Rock Song.
Dal vivo, grazie alla debordante
gestualità e alla straordinaria voce di Riccardo Ruggeri, il loro set -
arricchito anche dalla mostruosa tecnica degli altri musicisti - diventa
teatro. E’ magìa pura.
Il 1° maggio, con inizio alle ore
16, questi due eventi si terranno nella magnificenza della Rocca di Castiglione
del Lago: un’occasione unica per ammirare alcuni dei più importanti frammenti
della storia musicale.
L’ingresso è gratuito.