Cavalli Cocchi – Lanzetti – Roversi
OMONIMO
Commento di Andrea Romeo
Anno: 2011
Durata: 45:44
Etichetta: Cherry Red/Esoteric
Recordings
Fossimo in Inghilterra si parlerebbe certamente di “supergruppo”, l’evento sarebbe stato, probabilmente, pubblicizzato a dovere, le date “live” fioccherebbero numerose. Qui da noi non è esattamente la stessa cosa, ma non fa nulla: occorre però ringraziare l’etichetta Esoteric (inglese), che ha permesso a tre musicisti di livello assoluto di realizzare un piccolo gioiello di musica progressiva, un mix di idee nuove e suoni “antichi” che non può non affascinare.
Gigi Cavalli Cocchi (Tokio, Agents, Pechino Politic, Ligabue, Clan Destino, CSI, Mangala Vallis, Moongarden), Bernardo Lanzetti (Acqua Fragile, PFM, Cantautores, Extra, Mangala Vallis), e Cristiano Roversi (Moongarden, Submarine Silence), hanno deciso di regalarsi un album che raccogliesse, in parte, le influenze principali delle loro carriere, anche di quelle soliste.
Cavalli Cocchi – Lanzetti – Roversi è, senza ombra di dubbio, un album progressive dalla forte impronta italiana, in cui vengono privilegiati i suoni acustici e quelli “vintage”, per cui è stato utilizzato un Mellotron originale degli anni ’70. Contrariamente a quanto si può pensare, visto il genere proposto, la strumentazione è, però, ridotta all’osso, quasi minimalista, il che dimostra in primis la grandissima preparazione dei musicisti, ed in secondo luogo la possibilità di creare musiche fortemente ispirate senza la necessità di utilizzare tonnellate di strumenti.
Certo, poi l’occhio cade sulla lista degli ospiti, e allora sorge spontaneo un sorriso: tutti impegnati con strumenti acustici, personaggi di primissimo piano hanno contribuito in maniera determinante alla realizzazione dell’album, offrendo schegge della loro arte: sono parecchi, evitiamo di farne l’elenco, ma rappresentano tutti un pezzettino del grande mosaico europeo della musica progressiva, ed alcuni ne sono stati fra i protagonisti assoluti.
Nove tracce, sette originali, due cover, ovvero Morning comes, meraviglioso pezzo degli Acqua Fragile, e By this river, firmata da Brian Eno: tutti brani realizzati con leggerezza, ma pregni di suoni “antichi”, ai quali è bastato “dare una lucidata” per farli tornare a brillare del loro originario splendore, sgravandoli peraltro dagli orpelli e dai barocchismi che spesso li hanno caratterizzati in passato.
Un album da ascoltare, riascoltare e,
se e dove è possibile, andare a “vedere” dal vivo, perché è assolutamente
probabile, per non dire certo, che questi signori, su un palco, diano
sicuramente il meglio di sé: Cavalli Cocchi con il suo drumming leggero e ricco
di sfumature, Roversi ad ammaliare con il piano, ma soprattutto con il Chapman
Grand Stick, Lanzetti a ricordarci che, senza dubbio, è ancora oggi una delle
più belle voci italiane in circolazione.
ELENCO DELLE TRACCE
01.
New life on Mars
02.
Jpg card
03.
Morning comes
05.
Why should I?
06.
By this river
08.
The late hour
09.
Blue boy under an ethnic sky
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