sabato 27 aprile 2024

Acqua Fragile-“Moving fragments”: il commento di Renato La Monica

 


Acqua Fragile-“Moving fragments”

di Renato La Monica

 

I pensieri corrono veloci nelle immense praterie della mente, superano agevolmente recinzioni, steccati, palizzate, raggiungendo vette di lirismo inaudite.

I pensieri non conoscono ostacoli e confini se hai sul piatto un disco degli Acqua Fragile, tornati alla ribalta con il loro quarto album, quinto se si considera “Live in Emilia”.

Servono dosi massicce di audacia e anticonformismo per riproporre il progressive in una fase storica contaminata, anche musicalmente, dal politicamente corretto.

Ma loro, gli Acqua Fragile, ancora una volta, si divertono ad andare controcorrente, sbeffeggiando i luoghi comuni imposti dal mainstream.

Moving fragments” è un lavoro che allarga l’orizzonte e cambia la prospettiva, riportando alla luce tesori che sembravano perduti nel grande scrigno del passato.

Le nove tracce del disco, uno strumentale e tre eseguite in italiano dalla voce possente di Bernardo Lanzetti, non tradiscono i tratti distintivi della band: ricercatezza del suono, impasti vocali suggestivi e ricami chitarristici di alta scuola.

Le orme del “Gigante Gentile” sono ancora là, ad indicare l’itinerario da seguire.

E loro, gli Acqua Fragile, concedono ai maestri del genere il doveroso tributo, facendo rifiorire il giardino del progressive.

Personalmente, nei primissimi ascolti ho particolarmente apprezzato “Her Shadow’s Torture”, la title track e “IA Intelligenza Artificiale”, brano pensato da Bernardo ben prima che l’argomento diventasse di pubblico dominio.

A Piero Canavera, Franz Dondi e Bernardo Lanzetti, membri originari del gruppo, si aggiungono il tastierista Stefano Pantaleoni, il chitarrista Claudio Tuma e la vocalist Rossella Volta.

Nel disco ci sono diversi ospiti, ma su tutti spicca David Jackson, iconico sassofonista di una band di culto come i Van Der Graaf Generator.

Concludendo, “Moving fragments” è un disco senza tempo, senza macchia e senza paura.

Un antidoto efficace contro la monotonia musicale della nostra epoca.





Nessun commento:

Posta un commento