Solo ora vengo portato a conoscenza di una recensione apparsa
in rete il 17 dicembre del 2018. Poiché gli album citati mi coinvolgono,
sono tenuto ad intervenire.
Non sappiamo se il sedicente Mike Ainscoe, con il suo spazio
in rete “Louder Than War”, sia veramente britannico ma, in vista del Brexit,
sembra che il modello di recensione degli album del Prog storico, in questo
caso ”The Manticore Tapes” della PFM, sia quello della Russia Sovietica.
Che dire infatti del Revisionismo Storico che fa nascere nel
1970 la PFM, nome che apparirà solo più tardi. Come non rabbrividire alla
mancata menzione di tutti gli autori storici come Franco Mussida, Flavio
Premoli, Mauro Pagani e via ignorando il poeta Pete Sinfield autore dei testi
di “Photos of Ghosts” e il bassista di quellʼalbum Giorgio Piazza.
Neppure il subentrato bassista Patrick Djivas viene citato così come il
cantante solista e autore Bernardo Lanzetti, lʼautrice di testi Marva Jan
Marrow e il violinista Greg Bloch, mentre ci si trova sospesi in un giro di
parole che fa sottintendere il batterista Di Cioccio come unico fondatore della
band e cantante solista dagli esordi! Esilarante e grottesco infatti è
attribuire a costui le parti vocali dellʼalbum “Jet Lag”, in dettaglio.
Forse Mike è un ottimo ascoltatore e un genio della scrittura,
ma di certo non un attento lettore delle note di copertina.
Comunque se gli amanti del Prog vogliono farsi quattro risate
possono controllare cliccando su…
Il bello è che ha anche postato un video del mitico Chocolate Kings, da me ascoltato almeno un milione di volte,con te che canti e suoni la chitarra 😀
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