Un commento di
Guido Bellachioma afferrato dalla rete…
Riflessioni su
PROG ITALIA COLLECTION PARTY 7/agosto a Francavilla al Mare
Nelle mille avventure musicali che ho
affrontato in vita mia raramente sono stato bene (emozionalmente,
artisticamente e umanamente) come al Blubar Summer Festival 2019 (Francavilla
al Mare, 7/10 agosto).
Fino al 18 la mostra Roma Rock 70 sarà
visitabile gratuitamente a Palazzo Sirena, con 20 splendide foto in bianco e
nero dal mio archivio, opera di Fabio D'Emilio, negli anni 70 fotografo delle
riviste Super Sound e Nuovo Sound, tra cui Peter Gabriel, Francesco Di Giacomo,
Phil Collins, John Hiseman, Steve Winsood, Nico Di Palo, Michi Dei Rossi, Lino
Vairetti, Kerry Minnear e Gary Green dei Gentle Giant, Ian Anderson, Frank
Zappa, Franco Mussida, Elio D’Anna, Alan Sorrenti, Steve Hackett, Ivano
Fossati, Franco Battiato.
Ero sicuro che l’esperienza a cui
avevamo “dato” il nome e il logo della “nostra” rivista, Prog Italia Collection
Party, sarebbe stata ristorativa delle sempre “brutture” che ormai affliggono
il mondo musicale, persino quello alternativo, idealmente diverso.
I problemi, inevitabili quando si
allestisce all’aperto un progetto simile (orchestra di stampo sinfonico, gruppo
rock e ospiti) sono stati affrontati col sorriso e la giusta ironia, sia dagli
artisti che da chi ha duramente lavorato per realizzare quella che sembrava una
“pazza idea”… in realtà non era pazza ma folle in modo esponenziale!
Eppure, forse proprio per questo
sentimento fuori dagli schemi che coinvolgeva tutti, è venuta splendidamente, e
la gente ha compreso il sentimento che coinvolgeva tutti, sopra e sotto il
palco.
Foto di Alessandro Pagano
Foto di Alessandro Pagano
Se ognuna delle persone coinvolte
avesse ragionato logicamente PROG ITALIA COLLECTION PARTY non avrebbe avuto
motivo di esistere: fatica erculea da mettere al servizio dell’arte, musica più
difficile per coinvolgere il pubblico, economicamente la serata meno
remunerativa… però soddisfazione “sesquipedale” (cercate il vocabolario se la
parola vi risulta estranea però è quella che foneticamente esprime meglio il
concetto… d’altronde il PROG è un po’ alieno anche a livello sonoro… quindi …).
Tutti i brani eseguiti sono “un pezzo
de core” per me e per molti, inutile citarli tutti, il repertorio è stato un
viaggio nella memoria collettiva, compresa la trilogia di Bacalov (Concerto
Grosso/New Trolls, Osanna/Milano Calibro 9, Rovescio della
Medaglia/Contaminazione).
Segnalazione inevitabile per l’omaggio
a Francesco Di Giacomo, dove Paolo Sentinelli ha eseguito con l’orchestra “Lo
stato delle cose”… l’emozione è stata davvero difficile da reggere… d’altronde
Francesco è unico… ne parlerò per sempre al presente.
E’ finita in “caciara” cantando a
squarciagola nei due bis, Centro di gravità permanente e Non mi
rompete, con tutti gli ospiti sul palco contemporaneamente a interpretare
il senso della festa in modo nobilmente “cazzone” ;-) E vedere Maurizio Rapino,
senza la cui opera Blubar non potrebbe neanche essere ipotizzato (mi perdonino
tutti gli altri ragazzi/e che in questi giorni ho imparato ad apprezzare),
“pogare” come a un concerto punk non ha prezzo.
La gente di Prog Italia Collection
Party: per prima l’orchestra che si è fatta un mazzo terrificante con estrema
dedizione e competenza, ragazzi/e che possono insegnare a tanti cosa significa
il senso del lavoro applicato all’arte, diretta con … poi il M° Leonardo
Quadrini che l’ha diretta, Osanna (Lino Vairetti, Gennaro Barba, Nello D’Anna,
Sasà Priore, Pako Capobianco), Rovescio della Medaglia (Enzo Vita, Andrea
Castelli, Nicola Costanti, Carmelo Junior Arena, Andrea Bruni, Pino Polistina),
Patrizio Fariselli, Vittorio De Scalzi, Bernardo Lanzetti, Paolo Sentinelli,
Filippo Destrieri, Aldo Tagliapietra.
Grazie al mio amico Maurizio
Malabruzzi che mi ha coinvolto con passione (una persona fuori dalla
pecionaggine imperante e sempre col sorriso sulle labbra);
grazie al deus ex machina Maurizio
Rapino;
grazie ad Alessandro Pagano;
grazie a Sandra Ferri;
grazie, scusate la cacofonia, a
Graziano;
grazie a tutti voi che avete
partecipato e anche a chi ha capito che la prossima volta non dovrà mancare…
Un grazie particolare ad Antonella
Caspoli, moglie di Francesco Di Giacomo, che a pochissimo tempo da un momento
doloroso è venuta con noi a vivere l’affetto che ancora ci lega a Francesco, le
è stata consegnata una targa ricordo della serata, che sono sicuro non
dimenticherà facilmente… neanche io…
L’ultimo grazie è per la “gente” di
Prog Italia con cui ho parlato, scattato foto e scambiato saluti… un
“autograzie” al sottoscritto per avere sempre voglia di musica senza troppi
paletti!
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