Immagine di Patrizia Macchia
Articolo
uscito recentemente su MAT2020
WOODSTOCK
ʼ69-2019
di
Bernardo
Lanzetti
Lo straordinario
evento del 1969 conosciuto come Woodstock,
ragionando in termini moderni, potrebbe essere definito come la più grande - e
ultima - piattaforma musicale non digitale.
Infatti, per Live Aid
che lo ha seguito più tardi è stato assolutamente strategico lʼintervento della
televisione in diretta, mentre Woodstock ha potuto contare, pur con grande
risonanza, solo sullʼomonimo film uscito nel ʼ70.
Allo stesso modo
intendo rimarcare come gli artisti esibitisi al “Festival di Pace & Amore”,
nelle loro performance abbiano inserito improvvisazioni passate poi alla
storia.
Oggi tutto rimarrebbe
incollato a un “time code” necessario per avere effetti luci in sincrono e,
ahimè, contributi di basi sonore per un playback più o meno totale.
In una realtà italiana
dove la RAI di fatto negava lʼaccesso alla grande musica internazionale, per un
appassionato di musica come me, oltre allʼarticolata offerta artistica,
Woodstock ha rappresentato una miniera di idee e informazioni tecniche. Penso
ad esempio allʼaver imparato accordature diverse per le chitarre solo guardando
e ascoltando C.S. & N piuttosto che Ritchie Heavens.
Ammetto di essermi
interessato allʼevento molto più per la musica che non per gli avvenimenti
socio-antropologici e culturali intorno ad esso. Solo anni più tardi ho potuto
inquadrare lʼeccezionalità del tutto, pur rammaricandomi di come il frainteso
messaggio “musica gratis” sia stato cavalcato in Italia per tutti gli anni ʼ70.
Appena uscito, ho
avuto la fortuna di vedere il film di Woodstock negli USA - il cinema rende
giustizia alla musica più delle produzioni video attuali - e di toccare con
mano la vibrante presenza dei messaggi veicolati.
Dieci anni dopo lo
storico evento, il carrozzone Woodstock ʼ79, ha fatto tappa anche al campo
sportivo di Casalmaggiore, il mio paese natio.
Il giornalista Armando
Gallo era nostro ospite e dal balconcino di casa dei miei ho potuto vivere un
momento surreale… lʼesibizione casalinga di Joe Cocker!
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