Sono partito per la
montagna col carico di CD e libri... tanti buoni propositi quindi!
I primi due album
estratti dalla pila sono "antichi", ma solo perché sono stati creati
svariati lustri fa; nella realtà sono freschi come appena "sfornati".
Sto parlando dei due "lavori in studio"degli Acqua Fragile, datati rispettivamente 1973 (Acqua Fragile, Numero
Uno) e 1974 (Mass Media Stars, Dischi
Ricordi).
Un terzo album, “Live
in Emilia”, uscì dopo circa vent’anni, ma non fu rappresentativo della
band: “Era una bruttissima
registrazione, tecnicamente impresentabile, di un concerto successivo all’abbandono
di Maurizio Mori”, dice il vocalist Lanzetti, “ ed era anche un’azione illegale
intrapresa a mia insaputa” (i responsabili sono stati costretti a
ritirarlo dal mercato).
I primi e quindi
unici due album, hanno avuto destino differente. "Acqua Fragile",
disco d'esordio, è diventato col tempo un must, e brani come "Morning
Comes" sono stati spesso utilzzati da band che hanno vissuto e
vivono a pane e prog. Ed è questa la sorte che è capitata a molte opere prime
(a volte prime e uniche, come Zarathustra, del Museo Rosembach).
Possedevo già una
vecchia versione di "Acqua Fragile" e non ho avuto quindi
sorprese da ulteriore ascolto, ma solo conferme.
Non avevo invece mai
sentito "Mass Media Stars",
e ciò mi è sembrato almeno strano, vista la qualità dell'album e il mio
appartenere alla categoria citata dei malati di prog. Ma come può passare
inosservata una tale perla?
Una chiave di lettura
me l'ha fornita Bernardo
Lanzetti, vocalist del gruppo ed elemento di spicco internazionale, più in
auge che mai. Dice Bernardo: "."... la
Ricordi, all'epoca, stampò solo 600 copie, 30 delle quali furono acquistate dal
gruppo...". Va da sè che furono pochi i fortunati a poterne
usufruire, in anni in cui l'informazione musicale era giocoforza limitata. Ma
mi chiedo il perché di una tiratura così limitata, e ancora... come è possibile
che in un momento di riflusso del prog nostrano si sia dovuto attendere
l'azione della Esotering
Recordings, che ha ristampato le nuove versioni rimasterizzate?!
All'interno dei CD si
trovano informazioni che sono molto di più di una descrizione oggettiva del
contenuto, ma permettono di venire a conoscenza di aneddoti che riguardano la
storia del gruppo, e di conseguenza della musica progressiva italiana, con uno
strato internazionale di spessore, dovuto al fatto che gli Acqua Fragile hanno
da sempre utilizzato la lingua inglese, provocando reazioni negative in chi
pensava che una band italiana dovesse usare la lingua della sua terra. Ma chi
poteva permettersi in quell'epoca di esprimersi in un buon inglese? Chi ne
aveva le capacità?
Utilizzo stralci
delle note inserite nel booklet per fare un pò di chiarezza.
Bernardo risponde
alle domande di Michael
Heatley : " La lingua italiana
non è facilmente applicabile a frasi ritmiche come quelle della musica rock”, perché ci sono pochi monosillabi
e non molte parole che finiscono accentate. Inoltre, ogni parola nella frase
deve essere accuratamente pronunciata per consegnare il significato
preciso".
La padronanza
dell’inglese di Lanzetti deriva dal periodo vissuto nel Texas, ma si può anche
far risalire a periodi antecedenti.
“Fin da bambino
ho sempre amato cantare in lingue diverse, cominciando dal latino, francese
(magari maccheronico), persino polacco e successivamente in inglese, quando mio
fratello, di alcuni anni maggiore, cominciò a portare a casa dischi di Elvis o
Neil Sedaka. Prima
di compiere 17 anni, andai nel Texas con una borsa di studio. Ho vissuto in una
famiglia con due ragazzi, uno della mia stessa età, ed ho frequentato l’ultimo
anno della loro High School, diplomandomi nel 1966. Più tardi, nel 1970,
ritornai negli States per sei mesi, gravitando attorno Dallas, Fort Worth e
Lubbock insieme al mio “fratello americano” che nel frattempo era diventato un
musicista professionista.”
Al suo ritorno in
Italia nacquero gli Acqua Fragile, come evoluzione di un trio già esistente,
"Gli Immortali". Il
loro buon lavoro fu notato dalla PFM che ne favorì una certa visibilità e,
soprattutto, diede loro la posssibilità di andare in tour. Grazie a tutto ciò
A.F. ebbe anche l'occasione di "aprire" per band d'oltremanica. La
fama degli “Acqua Fragile” aumentò quindi quando si ritrovò a fare da spalla a
gruppi come i “Soft Machine”,” Alexis
Corner & Snape”, “Tempest”, “Curved Air”, “Audience”,
”Huriah Heep” e soprattutto i “Gentle
Giant”.
Le influenze musicali
dell’Acqua Fragile erano varie. Dice Lanzetti:
“Piero (
Canavera, batterista) studiava le armonie vocali di “Crosby, Stills, Nash and
Young”, ma tutta la band al completo stimava i gruppi Prog britannici: dagli
Audience ai Van Der Graaf Generator, passando dai King Crimson sino ai Genesis
e ai Gentle Giant, ma senza trascurare “Curved Air” ed “Egg”.
Per il suo talento
vocale, Bernardo Lanzetti è stato accostato e
paragonato a Peter Gabriel e Roger Chapman, e quindi
rispettivamente ai Genesis ed ai Family. Egli ammette entrambe
le influenze, ma desidera ricordare quanto deve anche alle grandi voci degli
anni ’60, Lennon/McCartney, John Fogerty dei Credence, Bob Dylan, Otis Redding,
Van Morrison e Stevie Winwood.
Bernardo ha
conosciuto Roger Chapman in Inghilterra, (lo ha incontrato successivamente
anche in Italia) ed ha anche lavorato con il suo chitarrista Steve Simpson (il gruppo di Chapman si chiama
“Shortlist”) ospite in tre dei suoi dischi solisti.
Acqua Fragile” fu
pubblicato in Italia nel ‘73 dall’etichetta Numero Uno.
Il 33 giri-LP si
presentava con una singolare copertina: un poster quattro volte il formato
classico veniva ripiegato in due fino a raggiungere la giusta dimensione ed era
illustrato con disegni alla Paul Klee (Yellow Submarine) nonchè foto del gruppo.
Il secondo disco del
gruppo, “Mass Media Stars”, pur essendo stato prodotto l’anno seguente, ancora
sotto la Numero Uno, fu pubblicato dalla Ricordi che rilevò anche il relativo
contratto con la band.
“Tristemente l’”Acqua
Fragile” non è riuscita a sfondare all’estero, ma Bernardo ha una storia vera
ed incredibile da raccontare:
“Nel 1975, un
americano, nell’industria discografica, cui piaceva “Mass Media Stars” volò in
Italia per controllare se la band esistesse davvero o non fosse un “pacco”
all’italiana. Con l’aiuto di tanti amici, fu organizzato un concerto
pomeridiano (all’Astrolabio di Parma con il DJ Robi Bonardi) e Gaetano Ria,
l’ingegnere del suono, insieme al produttore Claudio Fabi (il padre di Nicolò)
accompagnarono questo signore, in macchina da Milano a Parma. Noi suonammo il
nostro concerto e l’americano si dichiarò “very impressed”(molto impressionato). Non avemmo più sue notizie, la
Ricordi ci aveva già scaricato, io lasciai il gruppo per altre avventure, la
band fini per sciogliersi. Anni
dopo mi fu raccontato che il discografico americano aveva continuato ad inviare
dei Telex alla Ricordi chiedendo di poter distribuire il nostro album negli
States ma nessuno gli rispose mai perché, all’epoca, alla Ricordi nessuno
parlava un inglese decente. (La circostanza mi fu confermata ulteriormente da
Luigi Mantovani, prima label- manager alla Ricordi e successivamente direttore
della Virgin Italia). Ebbene,
quell’ Americano era Seymour Stein, quello
dei Ramones ( Pretenders, Talkin Heads,
Madonna )".
Chi può sapere quale
altro diverso destino avrebbe potuto avere la band di Parma!?
E' invece conosciuta
la successiva fase della vita musicale di Lanzetti, noto per essere stato
vocalist con la PFM, gruppo italiano che ha segnato gli anni ’70, tra il 1975 e
il 1980.
Bernardo non si è
fermato agli anni '80, ma la sua "carriera" è proseguita sino a
culminare con l'ultimo ambizioso progetto di cui ho scritto recentemente:
Oggi dichiara: “Sono
molto felice e commosso al vedere questi due album tornare alla luce, in modo
particolare all’estero”.
Anche io sono rimasto
sbalordito. I motivi della commozione di Lanzetti possono essere dovuti a
motivi diversi, non solo di carattere musicale. Il mio feeling è invece
derivante dal puro ascolto.
Se il bellissimo
album omonimo, "Acqua Fragile", è segnato dallo stato di "prima
incisione", e quindi, paradossalmente, è un primo bilancio di brevi vite
che crescono assieme al prog d'oltremanica, il secondo, "Mass Meda
Stars", è un incredibile contenitore di emozioni che, se pubblicizzato a
dovere, non avrebbe faticato ad emergere, favorendo la crescita dell'unico
gruppo italiano che poteva essere scambiato per inglese. Forse erano tempi non
maturi e adesso, con il mondo tendente alla globalizzazione, nessuno metterebbe
l'acccento sulla lingua utilizzata.
Racconta Lanzetti a
proposito del brano che da il titolo all'album: " Sono molto
orgoglioso del brano Mass Media Stars”, sorprendendosi di aver fatto
sua quella tematica qualcosa come 37 anni fa! "Bel pezzo,
(meravigliose parti di basso, chitarra, batteria, tastiere e voci!) grande
titolo, avanguardia giovane ed intelligente, con quell’inserto audio tratto da
una trasmissione radio “trafugata” in studio durante una session notturna."
Si tratta di un
brevissimo intervento del famoso giornalista/autore/commentatore
radio/televisivo americano Tom Brokaw.
“All’epoca neppure
sapevo chi fosse Brokow (diventato famoso per la sua voce nei reportage
radiofonici sul Watergate e più tardi approdato alla televisione dove è ancora
una leggenda), ma ho sempre pensato che il suo intervento fosse perfetto! Resta emblematico
però, ed anche un po’ irritante, che questo disco non sia mai stato suonato
alla radio o supportato da un’apparizione TV in Italia. Non era gradito un
gruppo italiano che cantasse in inglese!"
Due album seminali
imperdibili.
Ma... chi era la
responsabile dell' ufficio stampa, sia per "Acqua Fragile" alla
Numero Uno che per "Mass Media Stars", l'anno successivo all Ricordi?
Era ... Mara Maionchi,
probabilmente anche lei alle prime armi!
Informazioni sulla
storia degli A.F. sono rintracciabili ai seguenti link:
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