A proposito di "A New Chant", scrive l'amico e prog fan Massimo Sordi
di Castiglione del Lago:
E’ proprio così,
"scrivere di musica è come danzare
di architettura" ... la musica è arte e quella buona non ti scivola
sulla pelle come la maggior parte di quella che i media oggi ti propinano
continuamente, ma la assorbi, entra dentro di te, e dopo qualche ascolto è già
tua, fa parte della tua essenza, della tua persona.
Ho avuto la fortuna di
seguire la nascita di questo lavoro, assaporando le anteprime nello studio di Bernardo Lanzetti, seguendo le
progressive evoluzioni dei preziosissimi Pete
Sinfield e Jonathan Mover, le
passeggiate con Nick Clabburn che
proprio qui, a Castiglione del Lago, ha avuto l'ispirazione per le bellissime liriche
di " The Drowning ".
Le composizioni sono
fresche, nuove, è prog... c'è tanto " prog", il termine coniato quasi
mezzo secolo fa per identificare questa straordinaria musica con influenze
classiche, melodiche, barocche, blues... e dentro "A New Chant" troviamo
tanto di tutto questo, infiniti generi musicali si fondono insieme generando
magiche armonie, frizzanti, esplosive...
bellissime.
Inserendo il Cd la
prima volta ho cercato di resettare la mente, di azzerare le contaminazioni dei
precedenti ascolti, come se lo sentissi per la prima volta.
Un inizio semplice,
morbido, ma ecco la batteria di Jonathan Mover che ti sorprende e ti inebria, e
a seguire un crescendo graduale con una cascata di note e cori, armonie che lo
rendono un ricchissimo brano, piacevolissimo all’ascolto.
Dal "forte"
gioco di parole (inglese/italiano) al quale Bernardo non è nuovo, si entra
nelle tinte malinconiche "dell'annegamento
nell'amore di qualcun altro" di Nick Clabburn, fantastico paroliere e collaboratore
di Steve e John Hackett.
Il pezzo è
delicatissimo e solenne nello stesso tempo, è un vero piacere assaporarlo.
Ed è un ulteriore
piacere che alcune registrazioni siano state effettuate a Castiglione del Lago,
grazie a Pino di Pietro (anni di collaborazione con Enrico Ruggeri) e Mattia
Pelosi, che conferiscono all'album ulteriori sostanziali impronte
campanilistiche. Fondamentali i Tango Spleen, collegamento temporale di Acqua Fragile,
eccezionali tutti i musicisti che hanno collaborato.
Favolosa la marcetta
nell'amore per la musica in Tu per lei"...
ma ecco le due gocce di pioggia che si incontrano scivolando sul riquadro della
finestra, come due amanti che si trascinano verso il letto... Sinfield è
indubbiamente uno dei più grandi poeti della storia del prog e gli Acqua
Fragile hanno fuso magistralmente le proprie armonie con la meravigliosa lirica del Crimsoniano.
I brani scorrono
piacevolmente tra tempi dispari, cori, improvvise variazioni delle armonie
(tipiche del gruppo) e la fantastica voce di Bernardo, che migliora col
trascorrere degli anni, più passa il tempo, più aumenta in estensione, sempre
più forte, sempre più impossibile (sarà sicuramente l'aria del Trasimeno).
L'opera si conclude
con il pezzo che dà il nome all'album, un inno dove il crescendo della musica e
la voce impossibile esplodono come uno spettacolo pirotecnico, creando un
perfetto finale per un'opera destinata a restare nel cuore non solo degli
appassionati, ma di tutti coloro che avranno la curiosità e l'inevitabile
piacere di farlo proprio.