giovedì 23 maggio 2019

Acqua Fragile, concerto del 3 maggio a Casalmaggiore: il commento di Andrea Pintelli



IL (TANTO ATTESO) RITORNO DELL’ACQUA FRAGILE
Di Andrea Pintelli

Il tempo porta e riporta, toglie e dà. Il tempo non è necessariamente dentro una clessidra fatta di paure che la sabbia possa finire, ma mischia le attese con i desideri, le armonie con le tante strade, il novello che sorride con l’anziano che racconta. Il tempo non è malinconia e nostalgia in una dimensione di futuro, dove si guarda lontano per continuare a respirare. Ma a volte quel tempo resta sospeso, fra due cardini che lo tengono in volo, fra due applausi mai primi e mai ultimi. La meraviglia è quando esso si lascia andare, cullato da chi non lo attende, ma ne fa tesoro. Il tempo è un elastico, che va teso al massimo, fino ad arrivare appena prima del punto di rottura, ossia il massimo della sfida. Quindi può capitare di ritrovarsi in una non ben definita epoca dove il tutto si china per raccogliere un fiore dai colori e profumi fusi e soffusi, dove si richiamano i crismi della rinascita senza essere mai stati interrotti, dentro un turbine che ti posa dove avresti sempre voluto essere: in un sogno ad occhi aperti. Uno di questi rarissimi momenti è accaduto venerdì 3 maggio al Teatro Comunale di Casalmaggiore (CR): Acqua Fragile in concerto. Durata dell’istante tanto atteso: due ore. 

Quando si annunciò l’uscita del nuovo disco nel 2017, lo stupore fu tanto, ripagato dalla sensazione di meraviglia dopo un ascolto fatto d’un fiato. Il “vedremo” che Franz Dondi (anima e motore di questa reunion) in fatto di esibizioni live, mi fece pensare. Ma poi sapendo della data zero, come prova al limite, fatta lo scorso dicembre al club “Il Giardino”, allora smisi di farlo, perché significava altri concerti. Da qui, la data uno, praticamente giocata in casa, vista la provenienza di alcuni dei nostri. Del gruppo originale lo stesso Dondi (al basso), Piero Canavera (batteria), Bernardo Lanzetti (infinita voce), in compagnia dei nuovi elementi Stefano Pantaleoni (chitarra), Michelangelo Ferilli (tastiere), Rossella Volta (seconda voce). 
Grande emozione in sala quando al calare delle luci, la band, un elemento dopo l’altro, è salita sul palco per condurci in un emozionante viaggio attraverso la storia che fu e la storia che si sta facendo.

La scaletta (legenda: Acqua Fragile del 1973 – AF / Mass Media Stars del 1974 – MMS / A New Chant appunto del 2017 – ANC) è iniziata con una roboante versione di “Cosmic mind affair” (MMS), dove fin da subito si è capito il livello della serata, con i musicisti tutti in palla e al massimo dell’eccitazione, seguita da “Education story”(AF), antesignana del discorso fatto anni dopo dai Pink Floyd in “The Wall”, come spiegata dallo stesso Bernardo, dove le tastiere hanno regalato momenti di alta musicalità, quindi “Bar gazing” (MMS) in cui le stupende voci di sono intrecciate per poi fondersi in un unico canto sublime, ben supportato da un tappeto sonoro di prim’ordine. In “Professor” (MMS) i nostri si sono esibiti in un brano tiratissimo, dove l’estensione rispetto alla versione originale ha trovato nuovi nidi d’idee, assolutamente mirabile prestazione. Indi è stata la volta di “Wear your car proudly” (ANC) in cui è parso chiaro e lampante la prosecuzione stilistica del gruppo, come detto nell’introduzione, senza interruzioni con un passato che non può e non deve essere chiamato e pensato come tale. Potenza al servizio del nostro amato Prog! “The drowing” (ANC) offre spunti per una dolce e sensibile prestazione delle ugole dei cantanti, principali e non, siccome anche Piero, come da sempre fa, canta oltre a suonare splendidamente la sua notevole batteria. A chiusura della prima parte del live act arriva un trittico in versione acustica con “How come” (ANC) – “Going out” (AF) – “Rain drops” (ANC) dove Bernardo imbraccia la chitarra acustica per offrire momenti di rara intensità emotiva e sonora. Dopo la pausa, si riprende con il primo brano del primo disco, quella meravigliosa “Morning comes” (AF) che fa alzare il livello di commozione fra i presenti, talmente è sentita, talmente è voluta. Il basso del grandissimo Franz deve essere arrivato lontano, viste le braccia issate al cielo, alla fine del pezzo, di suo figlio e suo nipote presenti fra il pubblico. Momento magico. Si riprende col manifesto sonoro dei nostri, una versione al cardiopalma di “Mass media stars” (MMS) che ha portato il pubblico in sala a spellarsi le mani alla fine dell’esecuzione. Degna di nota la prestazione del chitarrista, prodigo di assoli ben calibrati, mai sopra le righe, dosati nei volumi. Bernardo, poi, vero animale da palcoscenico, ci spiega la simpatica storia legata alla sua terra natia che è all’origine della composizione di “Three hands man” (AF), qui ripianificata e innalzata rispetto all’antico splendore che già aveva nel disco, in cui l’amalgama tecnica dei 6 musicisti ha toccato vette altissime. Come bis si parte con “A new chant” (ANC), giustamente posta in quasi chiusura di concerto, per colpire al cuore i presenti in teatro. Bernardo ha dei segreti dentro di lui, per avere una voce ancora così calda, multiespressiva, profonda (lui nell’intervista che seguirà dirà il contrario, ma segreti ne abbiamo tutti…). Certo, Rossella ha ben supportato il nostro, centrando una prestazione anch’essa da manuale. Non c’erano dubbi sulla qualità dei protagonisti, ma arrivare ad un tale risultato è ammirevole. “All rise” (ANC), nove minuti di potenza e idee mirabolanti, dove Bernardo introduce la band per i nostri giusti tributi, in cui fa volare il suo inseparabile foulard fino ai nostri palchi. “Coffee song” ci accompagna verso l’uscita di questo momento che rimarrà per sempre impresso nelle nostre menti, tatuato nei cuori di chi ha voluto fortissimamente esserci per non andarsene mai più (come il sottoscritto). 

Noi tutti attendiamo di nuovo l’Acqua Fragile, che sia in giro per l’Italia, ovunque, per un’altra ovazione come quella fatta il 3 di Maggio.


A fine concerto è stato possibile chiacchierare con Franz Dondi e Bernardo Lanzetti… l’intervista sarà pubblicata tra qualche giorno in questo spazio...

Video realizzato da Beppe Balugani...

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