martedì 6 febbraio 2024

ACQUA FRAGILE – “Moving Fragments”-Commento di Evandro Piantelli

 


ACQUA FRAGILE – “Moving Fragments”

 (Ma.Ra.Cash Records 2023)

Di Evandro Piantelli

 

La fine del 2023 ha visto la pubblicazione di un nuovo lavoro degli ACQUA FRAGILE, gruppo storico del rock progressivo italiano e internazionale, capitanato da uno dei nostri più talentuosi cantanti, Bernardo Lanzetti.

La storia degli Acqua Fragile si può tranquillamente dividere in due periodi distinti. Nel primo periodo (1973-75) la band (Bernardo Lanzetti – voce, Gino Campanini – chitarre, Maurizio Mori – tastiere, Piero Canavera – batteria e Franz Dondi – basso) ha pubblicato due dischi molto interessanti (“Acqua Fragile” e “Mass Media Stars”), caratterizzati da un sound molto particolare, un rock progressivo che strizzava l’occhio alla West Coast, interamente cantato in inglese, con testi che affrontavano tematiche sociali e di attualità. I due lavori del gruppo ebbero ottimi riscontri di critica e di pubblico e la band aveva già pensato alla pubblicazione del terzo disco, quando a Bernardo Lanzetti fu offerto di entrare nella Premiata Forneria Marconi, che all’epoca era la band italiana più conosciuta all’estero. Così gli AF si sciolsero e Bernardo incise tre dischi con la PFM (“Chocolate Kings”, “Jet Lag” e “Passpartù”).

Dopo quell’esperienza Bernardo ha pubblicato numerosi lavori solisti, ha lavorato come cantante e corista e ha continuato a studiare e sperimentare le potenzialità della voce umana, diventando un punto di riferimento nel panorama musicale italiano. Il secondo periodo inizia intorno alla metà dello scorso decennio, quando alcuni membri degli AF (Lanzetti, Dondi e Canavera) hanno pensato di riunirsi per comporre brani nuovi, che sono confluiti poi nel disco “A New Chant” del 2017. La band, con l’innesto di giovani collaboratori, ha anche tenuto una serie di concerti dove, accanto ai brani storici, ha proposto anche quelli del nuovo CD.

Personalmente ho visto gli AF al 2 Days Prog+1 di Veruno del 2019 e devo dire che la loro esibizione è stata una delle più convincenti del festival. La positiva esperienza di “A New Chant” deve aver convinto la band che la decisione di suonare ancora insieme era quella giusta e così nel 2023 gli Acqua Fragile hanno pubblicato un nuovo lavoro, dal titolo Moving Fragments.

La lineup della band, oltre ai tre membri storici, è costituita da Stefano Pantaleoni (tastiere), Claudio Tuma (chitarre) e Rossella Volta (voce), ma ci sono anche molti ospiti, tra i quali (solo per citare i più noti) Gigi Cavalli Cocchi (batteria), Stef Burns (chitarre) e David Jackson (sassofoni).

Il lavoro (che contiene cinque brani cantati in inglese, tre in italiano ed uno stumentale) si apre con “Her shadow’s torture”, caratterizzata da una bella introduzione di tastiere sulle quali entra la voce di Bernardo.  

Si prosegue con “White horse on dope”, un pezzo dove sono presenti numerosi cambi di tempo e dove si mette bene in evidenza la chitarra rock-blues di Stef Burns. Nel brano che dà il titolo al disco, “Moving fragments”, ci sono, invece, una bella chitarra acustica e la voce “trattata” di Bernardo. “Malo/Bravo” è il primo pezzo del disco cantato in italiano ed ha come tema l’eterna contrapposizione tra il bene ed il male e testimonia, se ce ne fosse ancora bisogno, le capacità di estensione vocale di Lanzetti.

“IA Intelligenza Artificiale” è un brano che, pur essendo stato composto alcuni anni fa, tratta di un tema di estrema attualità. Il testo è particolarmente azzeccato e viene cantato a due voci con Rossella Volta.

“Black drone” è caratterizzato da importanti interventi di David Jackson al sassofono, dove l’ex VDGG non si limita a fare l’ospite, ma permea tutto il pezzo con la sua presenza.

“DD Danz” è un brano interamente strumentale, che potremmo definire il più progressivo (in senso stretto) del disco.

Il brano che preferisco è “Il suono della voce”, dove un tema musicale azzeccato si affianca ad un testo intelligente e profondo, con un grande solo di chitarra nel finale.

Il disco si chiude con “Limerence ethereal”, un pezzo molto articolato, che inizia con toni sommessi, ma poi evolve su sonorità più rock, con la voce di Bernardo che ci regala sempre nuove emozioni.

Il nuovo lavoro degli AF è un disco pieno di spunti interessanti, sia sotto l’aspetto musicale che sotto quello dei testi, come al solito ben inseriti nell’attualità e da sempre un tratto distintivo della band. Un disco che si ascolta volentieri e che non si limita a riproporre il vecchio sound dei seventies ma, anzi, guarda avanti. Spero sinceramente che gli AF intraprendano un tour per promuovere il disco con dei concerti dal vivo, per poter apprezzare ancora una volta una delle migliori band italiane.



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