E' tempo di Prog, con "A New Chant" Bernardo Lanzetti
riporta in vita gli Acqua Fragile
di Enzo Vitale
Tutto iniziò con gli Immortali, la band che arrivò fino alla
corte di Lucio Battisti. Lasciato il "monarca", e cambiato nome,
proseguirono su strade ancor più blasonate arrivando ad esibirsi con i mostri
sacri della musica anni '60 e, soprattutto, '70: Soft Machine, Alexis Corner,
Curved Air, Uriah Heep e Gentle Giant. Un nome una garanzia: Acqua Fragile.
Dopo anni d'oblio il gruppo Prog torna alla ribalta. Artefice
della rinascita Bernardo Lanzetti, lombardo di origini,
ma umbro di adozione. Il cantante, infatti, ha scelto un'amena località del
lago Trasimeno per trascorrere gran parte dell'anno.
"Beh, a dire il vero, il lago è stato fonte
d'ispirazione di uno dei brani del nostro nuovo ellep', sì, un tempo si
chiamavano così!".
Lanzetti,
quindi si torna sulla scena: qual è il titolo del nuovo album?
Si chiamerà,
anzi, visto che è già pronto, si chiama "A New Chant", e uscirà a
breve. L'esordio è previsto per il prossimo 14 ottobre.
Nostalgia,
voglia di tornare al passato o cos'altro? Qual è stata la scintilla che ha
riacceso il sacro fuoco del Prog?
Niente di
tutto questo, oltretutto non ho mai interrotto la mia carriera solista. Solo
che quattro anni fa, per celebrare i 40 anni dell'Acqua Fragile, al Vox 40,
abbiamo suonato insieme ad un'orchestra e sono stati tanti gli apprezzamenti e
le esortazioni a ricominciare.
Quattro anni
di incubazione per il nuovo disco?
Mettere
d'accordo le persone non sempre è facile, diciamo che abbiamo riflettuto molto,
ma alla fine abbiamo partorito un album davvero interessante, che riprende la
tradizione di Acqua Fragile.
E nella
tradizione di Acqua Fragile testi in inglese naturalmente?
Sì, diciamo
che è così con l'esclusione di un brano cantato esclusivamente in italiano
("Tu per lei", ndr), per non parlare poi di un altro che è nato
proprio in Umbria, a Castiglione, ispirato guardando le acque del Lago
Trasimeno.
Sempre un
occhio di riguardo alla vocalità naturalmente?
Naturalmente.
Brani come microsuite, inni e anche marcette. Interessante. Poi mi saprà dire.
Lanzetti,
perdoni la domanda, due album con Acqua Fragile, e tre con la PFM: si sente di
appartenere più all'uno o all'altro gruppo?
Diciamo che
con la Premiata non ho avuto vita facile, preferisco sorvolare. Quindi nessun
dubbio: Acqua Fragile.
Cosa avverte,
cosa pensa di questo ritorno sulle scene insieme ai suoi compagni di un tempo?
Una sensazione
bellissima. Soprattutto per l fatto che nella vita non ho mai avuto tante
attenzioni come adesso.
Ho notato che
nel disco ci sono ospiti di altissimo livello!
I nomi, in
effetti, parlano da soli: Pete Sinfield, Nick Clabburn e il batterista Jonathan
Mover. Hanno dato il loro contributo anche Alessandro Giallombardo e Alessandro
Mori, figlio di Maurizio, tastierista storico del gruppo.
Un ritorno al
passato con un occhio al futuro. Un album fatto di ritmi dispari, ma anche di
armonie classiche, melodia e marcette. Quell'originale nome, gli Immortali, per
la band è stato un presagio. Il gruppo è rinato, ed eccolo ancora una volta
qui.
Nessun commento:
Posta un commento