domenica 21 maggio 2023

Che cosa pensa l'INTELLIGENZA ARTIFICIALE del disco di esordio di Acqua Fragile?

ABBIAMO CHIESTO ALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE DI COMMENTARE L’ALBUM DI ESORDIO, OMONIMO, DI ACQUA FRAGILE, E QUESTA È STATA LA  RISPOSTA... CON UN PICCOLO AIUTO DELL'INTELLIGENZA UMANA!


"Acqua Fragile" è l'album di debutto dell'omonima band italiana Acqua Fragile, pubblicato nel giugno del 1973 dalla Numero Uno. È un lavoro che si colloca nel contesto del rock progressivo italiano dell'epoca, caratterizzato da una combinazione di influenze classiche, jazz e rock.

L'album si apre con "Morning Comes", una traccia che mette in mostra le voci melodiche e il talento compositivo della band. La canzone ha una struttura ben definita e presenta solide esecuzioni strumentali, con parti di tastiera fluide e chitarre incisive.

Un altro brano degno di nota è "Comic Strips", una composizione che si distingue per il suo ritmo incalzante e il suo carattere giocoso. La traccia è piena di cambiamenti di tempo e di sezioni strumentali intricate, dimostrando la capacità della band di spaziare in diverse direzioni musicali.

L'album presenta anche una suite di due parti intitolata "Three Hands Man",  un'eccellente espressione del sound progressivo degli Acqua Fragile, con il suo mix di passaggi melodici, sezioni strumentali complesse e testi evocativi. La band dimostra un'abilità tecnica notevole e una grande attenzione ai dettagli nella costruzione dei brani.

In generale, "Acqua Fragile" è un album che ha guadagnato un posto di rilievo nella scena del rock progressivo italiano degli anni '70, lavoro che offre una varietà di stili e influenze musicali, con arrangiamenti sofisticati e una combinazione di strumentazione tradizionale e sinfonica.

La band dimostra una grande maestria tecnica e una sensibilità compositiva, creando brani ben strutturati e ricchi di sfumature. Le voci sono calde e coinvolgenti, mentre le parti strumentali si integrano armoniosamente, creando un suono complesso ma accessibile.

Se sei un appassionato di rock progressivo italiano o di musica degli anni '70 in generale, "Acqua Fragile" potrebbe essere un'aggiunta interessante alla tua collezione. L'album mostra la creatività e il talento di una band che ha contribuito al panorama musicale dell'epoca con il suo suono unico.


Tracce (cliccare sul titolo per ascoltare)

Testi di Bernardo Lanzetti, musica di Piero Canavera

 

Lato A

Morning Comes – 7:25

Comic Strips – 3:59

Science Fiction Suite – 5:57

Durata totale: 17:21

 

Lato B

Song from a Picture – 4:11

Education Story – 4:16

Going Out – 2:59

Three Hands Man – 8:06

Durata totale: 19:32


Musicisti

Bernardo Lanzetti - voce, chitarra

Gino Campanini - chitarra elettrica, chitarra acustica, voce

Maurizio Mori - tastiere, voce

Franz Dondi - basso

Piero Canavera - batteria, chitarra acustica, voce


Note aggiuntive

Claudio Fabi e Premiata Forneria Marconi - produzione

Gaetano Ria - tecnico del suono




 

martedì 16 maggio 2023

Bernardo Lanzetti a Foligno il 12 maggio...

 

Trasferta eccezionale a Foligno. Venerdì 12, all'auditorium San Domenico concerto con il pianista Luca Giuliani & Friends.


Nella prima parte, meraviglioso Tango con la coppia di ballerini campioni d'Europa!



Il giorno dopo, passaggio, rapidissimo, del Giro  d'Italia!




domenica 7 maggio 2023

Primi festeggiamenti per il VOX 50 di Bernardo Lanzetti

Gli amici di Spinazzola hanno festeggiato il VOX 50 di Bernardo Lanzetti!

Nell'occasione c'è stata anche una Jam Session con la S L Band del rocker Sabino. È stato necessario e piacevole imparare "Tush", dei texani ZZ Top, brano così entrato nel suo repertorio!



 

lunedì 1 maggio 2023

Grande Numero Zero per il VOX 50 partito da Marina di Ragusa il 29 aprile scorso


Grande Numero Zero per il VOX 50 partito da Marina di Ragusa il 29 aprile scorso. Organizzata dal comune di Ragusa e dalla Pro Loco Mazzarelli il concerto di Lanzetti, con Luca Giuliani al pianoforte, è stato un tributo ai maestri che hanno ispirato la vocalità di Benardo.

La serata, pur fredda e ventosa, si è surriscaldata con tempistica formidabile. 

Nella prima parte, curioso  l'accadimento su uno dei tanto acuti previsti nel repertorio: la voce dell'interprete si è, improvvisamente, spezzata nel vento ma l'effetto è stato quello di un segnale  elettromagnetico imputabile a un clamoroso cedimento del microfono...

Subito dopo, la ripresa della voce è stata formidabile tanto che, sempre nel freddo e nel vento, sul finale, è stata intonata a cappella l'aria "Un dì all'azzurro spazio..." dall'Andrea Chenier di Umberto Giordano.