lunedì 19 dicembre 2022

Gli Auguri di Bernardo Lanzetti al tramonto del 2022


Bernardo Lanzetti augura a tutti i suoi followers e a tutti quelli che lo diventeranno, un Buon Natale e serene feste, con la speranza che il nuovo anno sia foriero di Buona Musica e Serenità nell’incedere quotidiano…





sabato 10 dicembre 2022

Presentazione del book “Racconti e schegge di Acqua Fragile-L’intensa vita di Gino Campanini”: IL VIDEO DELL'EVENTO A PARMA

Come già anticipato, è uscito il libro “Racconti e schegge di Acqua Fragile-L’intensa vita di Gino Campanini”, e la storia della band diventa il sottofondo per il racconto della vita del suo primo chitarrista.

La presentazione ufficiale è avvenuta il 3 dicembre a Parma (Auditorium  Palazzo del Governatore), ovvero la città dove tutto è nato e dove tutto si è sviluppato.

Non è questo lo spazio corretto per proporre un commento al book, essendo scopo primario la presentazione in video di stralci degli interventi degli autori -Andrea Pintelli, Athos Enrile e Angelo De Negri - e dei protagonisti presenti in sala, uno spazio elegante, dal profumo storico e dal sapore aulico, la location migliore possibile per l’occasione.

I protagonisti a cui faccio riferimento sono alcuni dei membri del gruppo: gli “antichi” Franz Dondi e Pieremilio Canavera - facenti parte anche della nuova A.F. - e Maurizio Mori, a cui si sono aggiunti Stefano Pantaleoni e Rossella Volta, presenti nel nuovo corso.

Mancava Bernardo Lanzetti, lontano dalla città, che però ha regalato la sua importante testimonianza attraverso un intervento telefonico.

Ma soprattutto non era in sala il vero autore, la persona che, raccontando i dettagli delle sue tante vite, “occupa” buona parte del libro, ovvero Gino Campanini, assente giustificato dal momento che la Thailandia, luogo in cui vive da anni, non è certo dietro all’angolo. La tecnologia in questo caso non è servita ed è facile immaginare la sua delusione per il mancato collegamento.

A compensare la sua assenza la figlia Jennifer - autrice di una toccante prefazione al libro - che, attraverso pillole di vita personale e ricordi, ha realizzato un intervento icastico che ha permesso di mettere a fuoco ambientazione e atmosfera di un periodo difficilmente comprensibile per chi non ha avuto l’opportunità di viverlo in prima persone.

Serata aperta dall’organizzatore e factotum Pierangelo Pettinati e condotta con sapienza ed esperienza dalla preparatissima Simonetta Collini, che ha gestito in scioltezza un momento per molti emozionante e seguito da un folto pubblico.

Storie nate a Parma, tra musica e vita vissuta, tra drammi e sogni, un caleidoscopio di traumi e resilienza che durante la lettura si trasforma in film.

Ma, come già sottolineato, non è questo un articolo dedicato al commento, né alla sintesi del contenuto, mentre prevale il fatto oggettivo che propongo attraverso le immagini video di Maura Genta, partendo proprio dal 30 maggio 2013, giorno in cui andò in scena il Vox 40 di Bernardo Lanzetti, anche in quell’occasione a Parma, al Teatro al Palco: la visione a distanza di anni dell’intervista riempitiva on stage che realizzai in quell’occasione con i componenti originari di A.F. si è trasformata, al momento giusto, in detonatore capace di far scoccare la scintilla, quella che nel 2017 spinse Gino Campanini ad aprirsi totalmente, idealizzando un libro che, nonostante le ovvie difficoltà, alla fine ha visto realmente la luce.

E’ mia opinione che ogni persona su questa terra, una volta raggiunta la maturità, possa avere storie interessanti da raccontare e condividere col mondo intero, certo è che gli eventi che hanno caratterizzato la vita di Gino - quelli legati al destino e quelli da lui provocati con determinata incoscienza - sono qualcosa di non comune, a volta difficili da immaginare mentre le pagine scorrono rapidamente, ed è per questo che qualche spiegazione anticipante la lettura diventa, a mio giudizio, gradita ed opportuna.

Sarebbe stato interessante ascoltare il punto di vista degli altri A.F. seduti in sala, Stefano Pantaleoni compreso, ma come noto sono queste le occasioni in cui il tempo è limitato e va focalizzato su pochi punti chiave, pertanto, non resta che guardare e poi… comprare il libro, e sono certo che il contenuto non deluderà il lettore!





martedì 22 novembre 2022

I ringraziamenti di Bernardo

 



CON TUTTO IL CUORE, RINGRAZIO QUANTI MI HANNO FATTO GLI AUGURI E ANTICIPO GRANDI COSE PER L'ANNO A VENIRE

Sono commosso dal vostro rispetto e ammirazione.

A presto!

Bernardo





giovedì 17 novembre 2022

Parma, 3 dicembre, presentazione del libro “Racconti e schegge di Acqua Fragile-L’intensa vita di Gino Campanini”


 

Parma, Auditorium del Palazzo del Governatore

sabato 3 dicembre ore 18,30


Presentazione del libro “Racconti e schegge di Acqua Fragile-L’intensa vita di Gino Campanini”, di Andrea Pintelli, Athos Enrile e Angelo De Negri

 

Il libro prende forma partendo da una complessa e avventurosa storia di vita - quella di Gino Campanini, primo chitarrista del gruppo rock progressive degli Acqua Fragile - che fornisce l’occasione per rivivere percorsi musicali variegati, intrecciati a vicende personali significative. Uno spaccato di un mondo antico, sicuramente non facile da comprendere per i più giovani. Sullo sfondo una band unica, all’epoca controcorrente, capace di creare perle musicali diventate must all’interno del mondo del rock progressivo internazionale, con in evidenza una figura di spicco, l’eclettico e visionario Bernardo Lanzetti, anima del gruppo e presente sulla scena musicale sin dalla fine degli anni Sessanta, senza soluzione di continuità, spaziando in differenti ambiti artistici. E la storia degli Acqua Fragile continua, con un nuovo disco in arrivo che, cosa inusuale, potrà contare, anche, su tre musicisti appartenenti al nucleo originale (Bernardo Lanzetti, Franz Dondi e Pieremilio Canavera).

Un libro così particolare, ricco di fotografie inedite, appare agli autori il modo migliore per poter celebrare la musica degli Acqua Fragile, sempre attuale nonostante sia passato mezzo secolo dal modello primigenio.

Gino Campanini, svelando al mondo il suo percorso di vita, spinge a comparare ere e culture lontane tra loro, diventando il collante per una ideale reunion tra amici musicisti, azzerando quindi le coordinate spaziali che, nel corso della lettura, si annullano in modo naturale.

 

Oltre agli autori, parteciperanno all’incontro in presenza alcuni membri di Acqua Fragile, mentre saranno collegati in remoto Gino Campanini e Bernardo Lanzetti.




giovedì 10 novembre 2022

Bernardo e... l'oggetto misterioso!


Alcuni giorni fa ho descritto una mia visita sorprendente nel laboratorio siciliano di Franco Chirieleison: 

https://bernardolanzetti.blogspot.com/2022/11/gli-incontri-fortunati-di-bernardo.html

 

Nell’immagine di inizio articolo propongo una sua singolare creazione.

Avendone indovinato l'uso, l'ho ricevuto in graditissimo dono.

Per molti lettori e appassionati di musica potrebbe essere "L'Oggetto Misterioso..."

Chi indovina?

Bernardo





 

venerdì 4 novembre 2022

Gli incontri fortunati di Bernardo

In visita al laboratorio dove Franco Chirieleison pratica il suo hobby, vengo accolto da una una macchina per il legno che porta il mio nome...

Qualche giorno fa, di passaggio dalla provincia di Messina, sono andato a trovare Silvio Sorrentino, amico e fan già dal primo album Acqua Fragile.

Da pochissimo trasferitosi con la moglie a Naso, piccolo borgo sull’altura prospiciente Capo d’Orlando, Silvio, medico ma anche grande appassionato di musica, ha voluto farmi conoscere un personaggio locale, Franco Chirieleison.


Franco mi ha stupito, non solo come studioso e raffinato cultore del suono, ma anche per il suo fantastico hobby di costruire chitarre.

Autodidatta in ogni campo necessario e pertinente, esperto di ogni tipo di legno, si muove a suo agio tra i circuiti elettromagnetici. 

Autosufficiente in ogni fase di lavorazione, conoscitore di forme e fregi di svariati tipi di chitarre del passato, è un grande sperimentatore che raggiunge i propri obiettivi con tenacia e dedizione.

I segreti delle chitarre "classiche"

La semplicità con cui descrive i suoi progetti, pur così articolati, è pari a quella con cui racconta di come sia approdato (io dico: con entusiasmo, intelligenza e amore) a questo suo grandissimo, direi totale e più che singolare, hobby.

Bernardo

Elettrica!
 

sabato 29 ottobre 2022

Acqua Fragile: un botta e risposta tra Bernardo Lanzetti e Fiorella Gentile a distanza di 50 anni


Acqua Fragile

Articolo di Fiorella Gentile

Rilettura e commenti dopo quasi 50 anni!

ARTICOLO ORIGINALE DEL 1974


Risponde Bernardo...


La gioia di vedere un articolo sulla band Acqua Fragile per la rivista Ciao 2001 del secolo scorso, si è rinnovata con l’invito della cortese e combattiva Fiorella Gentile a prenderne nuovamente visione.

L’entusiasmo positivo è però uguale al disappunto nel vedere come, già all’epoca, venivamo fortemente bersagliati da critiche sempre ruotanti attorno allo stesso tema che può essere bene riassunto in questa domanda più che sottintesa: “Come osano costoro cantare in inglese?”.

Ciò che era tollerato per gruppi più titolati come la PFM e il Banco non poteva essere perdonato all’Acqua Fragile, soprattutto perché, a differenza dei casi precedenti, era uno della band a scrivere nella lingua di Albione!

Che dire poi dell’evitare accuratamente di sottolineare una grande verità a portata di orecchi di chiunque. Il cantante solista dell’Acqua Fragile non era meno di chiunque cantasse in Italia in quei frangenti e, senza dubbio, il numero uno per cantare in inglese. Ciò vale ancora a distanza di 50 anni!

Il nostro ispirarsi al rock Anglo/Americano viene giudicato dequalificante e qualunquista perché avremmo invece dovuto andare alle radici di un fantomatico “suono mediterraneo”.

Il sottoscritto è nato in provincia di Cremona e mai una tarantella è entrata in casa nostra. Viceversa, mio fratello maggiore portava i dischi di Elvis Presley!

Mentre alla Premiata era concesso liberamente ispirarsi ai King Crimson per “La Carrozza di Hans” e gli Osanna potevano giocare con un famosissimo riff di Jimy Hendrix, all’Acqua Fragile veniva contestato ogni arpeggio o armonizzazione vocale.

La band avrebbe trovato giustizia solo presso la stampa specializzata Britannica:

Negli arrangiamenti dell’Acqua Fragile sono riconoscibili le matrici di ispirazione ma ogni melodia o fraseggio è sempre originale!

Ti ha mandato qualcuno?” Il nostro stupore, all’inizio dell’intervista, rivela un candore che non merita l'accusa in finale di articolo, quella di mancanza di senso dell’umorismo.

Acqua Fragile, si vanta di essere ancora, a distanza di quasi 50 anni, il gruppo outsider del Prog Italiano.

Non solo nel 2017 abbiamo pubblicato un album di inediti, “A New Chant”, ma per il 2023 usciremo con un quarto album!

Grazie Fiorella per l’opportunità. Se vorrai potrai programmare “A New Chant” dall’album omonimo.

Saluti,

Bernardo

Link musicali utili:

www.youtube.com/watch?v=Vbxj8IeHJ1Q

www.youtube.com/watch?v=AvcSZtdeYAA

 






mercoledì 26 ottobre 2022

Il pensiero di Bernardo Lanzetti nel 2012


Una vecchia ma gustosa videointervista a Bernardo Lanzetti.

Lo scenario è il Teatro di Valleggia (SV) e la data è il 7 dicembre 2012, 1° anniversario di MusicArTeam…


giovedì 20 ottobre 2022

Le news da un Bernardo... indiano!

Un po' di Liverpool a Kovalam

Non una pianta ayurvedica appariscente ma un gran titolo per un pezzo rock!


 



sabato 15 ottobre 2022

PFM e Arti & Mestieri: accadeva nell'ottobre del 1974-Il ricordo di Beppe Crovella

PFM on stage 1976

 

Ottobre 1974, parte il Tour della Premiata Forneria Marconi con gli Arti & Mestieri, gruppo "supporter".

La PFM era agli "albori", e per il gruppo torinese di Beppe Crovella & Co. fu l'occasione per farsi conoscere dal grande pubblico.

Di tutto un Pop…

Wazza

Arti & Mestieri  1974

 

«La nostra casa discografica era la Cramps, la guidava Franco Mamone, che era anche il manager della Premiata Forneria Marconi. Fu lui a scegliere gli Arti & Mestieri come gruppo spalla da far scoprire all’Italia».

Nel racconto del primo viaggio c’è tutto lo spirito di quel periodo: «La tournée iniziava da Palermo, così partimmo in furgone, un Transit, verso la Sicilia. Viaggiamo dalle 22 del sabato sera alle 10 del lunedì mattina; alle 17 eravamo sul palco del teatro per il primo dei due concerti del giorno. Nelle sale si faceva la doppia, mentre nei palazzetti dello sport la serata era unica».

Era il 1974, e sulla mappa di un tour del genere non poteva mancare il Palasport del Parco Ruffini, dove il gruppo di Crovella fece gli onori di casa e il pubblico straripava: «La capienza era intorno ai seimila spettatori, ma quella sera erano novemila. Il rock cosiddetto progressive andava forte in Italia, più che in altri paesi».

Lo confermarono alcuni incontri ravvicinati che gli Arti & Mestieri ebbero in quel periodo: «I Gentle Giant a Torino restarono a bocca aperta, in Inghilterra erano abituati a esibirsi in club da 300 persone, qui si trovarono di fronte una marea di migliaia e migliaia di fan».

 

Gli stranieri si passavano la parola, a volte le loro tournée italiane partivano da spazi periferici, per poi dilagare al secondo giro. 

«I Genesis, per esempio, li vidi la prima volta alla Rotonda di Cuorgnè; i concerti successivi avrebbero riempito all’inverosimile il solito Palazzetto».

Con le prime contestazioni: «Gli autoriduttori iniziarono a farsi sentire a metà decennio, eppure per le band anglosassoni l’Italia restava una meta privilegiata grazie ai numeri da capogiro degli spettatori che accorrevano ad ascoltarli».

Tra Arti & Mestieri e PFM i rapporti erano ottimi: «L’appuntamento sicuro era per mangiare tutti insieme nel dopo concerto, ma prima di ogni show Franz Di Cioccio veniva nel nostro camerino a chiacchierare. Per noi inoltre era molto istruttivo lavorare con i loro tecnici, gli inglesi della Manticore, l’etichetta di Emerson, Lake & Palmer. Andammo vicini a firmare un contratto del genere anche noi, ma i management non si accordarono». 

Oltre che di tecnici, era una questione di strumenti: «Una volta il loro tastierista Flavio Premoli mi fece adoperare il suo organo, un’altra capitò che lasciarono uno strumento prezioso, il Mellotron, al Teatro Valdocco. Anni dopo, quando dopo un periodo di silenzio riformammo gli Arti & Mestieri, andammo a cercarlo, ma non c’era più».

Resta in rete una puntata di Speciale per voi, di Renzo Arbore, in cui il popolare showman mostra lo strumento della PFM e ne illustra il funzionamento.

La simbiosi tra le due formazioni avrebbe fruttato anche all’estero: «Debuttammo con la PFM laggiù, piacemmo e da quella serata scaturirono altri tre tour degli Arti & Mestieri».

Beppe Crovella

 


lunedì 10 ottobre 2022

lunedì 3 ottobre 2022

Bernardo Lanzetti e Pieremilio Canavera: inizia la causa contro Busta Rhymes e.... molti altri

 


I/ Con atto di citazione datato 15 dicembre 2021,

i Signori Bernardo Lanzetti e Pieremilio Canavera convenivano in giudizio le società:

 

Universal Music Publishing Ricordi S.r.l.,

Tziah Music,

Fob Music Publishing,

Universal Polygram International Publishing Inc.,

EPCHY Publishing,

Warner- Tamerlane Publishing Co.,

 

nonché i Signori:

Trevor George Smith (noto con lo pseudonimo artistico “Busta Rhymes”),

Ty-Monae Paige Whitlow e

Jamya Yancey,

queste ultime in qualità di eredi del Signor James Dewitt Yancey (in arte “J. Dilla”),

 

lamentando l’assunta usurpazione, plagio/contraffazione parziale ai danni del primo ritornello della composizione “Cosmic Mind Affair”, scritta e composta rispettivamente dai Signori Lanzetti e Canavera, pubblicata nel 1974 ed interpretata dal gruppo musicale “Acqua Fragile” (di cui gli stessi attori fanno parte in qualità di artisti interpreti esecutori), da parte del ritornello dell’opera musicale “Genesis”, scritta e composta dai Signori Trevor George Smith e James Dewitt Yancey, pubblicata nel 2001 ed interpretata dal Signor Smith (“Busta Rhymes”).

Prima udienza al Tribunale di Milano in data 04/ottobre/2022.





lunedì 26 settembre 2022

Bernardo Lanzetti racconta del suo lavoro per il Boss


NEBRASKA


Il management di Bruce Springsteen, probabilmente preoccupato per la semplicità e quasi crudezza sonora dell’album NEBRASKA, aveva pensato di dare più peso del solito ai testi dell’album in via di pubblicazione.

A questo proposito avevano pensato di contattare personaggi/artisti dei paesi non anglofoni per inserire la traduzione delle liriche nella loro lingua da inserire nelle copie dedicate a ogni singolo mercato.

Alla CBS italiana era stato quindi chiesto di trovare un artista rock, di un certo spessore e nobiltà, in grado di svolgere il lavoro.

Fu così che i funzionari della CBS, proprio coloro con cui iniziavo ad aver difficoltà di dialogo in merito alle mie produzioni musicali, per esaudire le richieste del management del Boss, mi contattarono per la missione.

Onorato e emozionato ricevetti un fax, di seguito allegato, di una paginetta A4 con tutti e dieci i testi di Bruce più otto righe dei crediti dell’album e una brevissima nota scritta a mano:


18/08/82

Nebraska

Wllie, arrived today by courier

J


Mi fu chiesto di non divulgare, in nessun modo, il documento nonché segretezza assoluta circa l’operazione.

Armato di lente d’ingrandimento, mi misi al lavoro e subito mi immersi in quelle storie tristi, in quei paesaggi desolati, toccato da quei destini crudi e violenti, senza nemmeno poter ascoltare le musiche e i cantati.

Avendo perso mio padre da pochi mesi, fui molto toccato da certi temi e passaggi ma, determinato a fare il meglio, non risparmiai telefonate intercontinentali ai miei amici in USA per capire a fondo alcune espressioni slang.

Curioso ricordare come dalla West Coast mi venisse candidamente riferito che certe frasi erano in slang del New Jersey e quindi dovevo rivolgermi a amici della Costa Occidentale…

Ci fu poi un contrasto con i funzionari della CBS che volevano io traducessi anche i titoli dei brani, tipo “Johnny 99” = “Giovanni Novantanove” ma, alla fine, almeno per alcuni titoli, riuscii a spuntarla.

Devo tuttavia segnalare che, in seguito al ritardo con cui la CBS Italy pubblicò NEBRASKA, in Italia già giravano copie provenienti dall’Olanda che, chiaramente, allegavano la traduzione dei testi in lingua non italiana!

Bernardo



martedì 20 settembre 2022

Bernardo Lanzetti su "OglioPoNews"


ARTICOLO ORIGINALE SU OglioPoNews


Bernardo Lanzetti, uno straordinario concentrato di energia e bravura

Un artista nato e vissuto in questo territorio e poi partito per tournee un po' ovunque con ritorni periodici a Casalmaggiore grazie ad una specie di cordone ombelicale che non si spezza mai. Bernardo regala al pubblico, sempre foltissimo, non solo emozioni

 

CASALMAGGIORE 

Se il mondo ha bisogno di energia alternativa adesso sa dove andarla a prendere. Si parla tanto delle pale eoliche, delle onde marine, del nucleare e molto altro senza aver mai pensato prima d’ora quanta energia sviluppi la musica rock sopra un palco di musicisti. Bastava assistere domenica sera al concerto di Bernardo Lanzetti e dei suoi Friends nel cortile degli Amici del Po a Casalmaggiore per averne conferma.


Un artista nato e vissuto in questo territorio e poi partito per tournee un po’ ovunque con ritorni periodici a Casalmaggiore grazie ad una specie di cordone ombelicale che non si spezza mai. Bernardo regala al pubblico, sempre foltissimo, non solo emozioni ma una carica potentissima che parte dalla sua voce e che poi trasferisce fisicamente dentro il corpo attraverso scosse elettriche che scuotono braccia, gambe, piedi arrivando poi alla gente con un coinvolgimento potente e inarrestabile.

I pezzi proposti sono quelli conosciutissimi, attingendo ad un repertorio di solida e sicura notorietà come i brani storici di Bob Dylan, Lou Reed, Rolling Stones, Joe Cocker senza tralasciare composizioni sue con Ivano Fossati. Un autentico fenomeno questo ultrasettantenne cantautore per il quale il tempo sembra si sia fermato. Lo stesso aspetto fisico, le stesse smorfie, la stessa agilità. E soprattutto la stessa straordinaria e originale voce, a volte acuta, a volte bassa e gutturale senza nemmeno dover ricorrere al guanto elettronico, un tempo suo originale strumento d’attrazione sul palcoscenico.

Bello spettacolo, bella musica in cui sono emersi in abbondanza gli accordi e gli assoli di tante chitarre grazie alle quali sono riemersi ricordi e sensazioni legate all’indimenticabile repertorio di Santana. Un fenomeno artistico questo Lanzetti per il quale ci si chiede come mai la notorietà e il successo non gli sia stato riconosciuto in maniera ancora maggior e di quanto attribuitogli. La forza esplosiva e la carica di energia che sa diffondere ancora dopo anni di carriera gliene darebbero il diritto.


Ros Pis (foto Alessandro Osti)


domenica 18 settembre 2022

Nuovo miracolo...


 Nuovo miracolo! Particelle quantiche colorate assistono la mano sinistra al manico della chitarra!



giovedì 15 settembre 2022

In uscita l'album solo di Franco Mussida


 

Dice Bernardo Lanzetti:

Viene finalmente alla luce l'attesissimo album solo di Franco Mussida.

Condividendo tutto quanto ha enunciato in proposito sui vari social, sorpreso, commosso e ansioso di sentire la sua nuova musica, sono fiero dello scatto, in bianco e nero, che ci unisce sul palco, circa 1976.”



domenica 4 settembre 2022

Bernardo Lanzetti e Bodo Kubatsky




Al concerto alla Darsena del 28 agosto, è avvenuto l’incontro tra Bernardo Lanzetti e Bodo Kubatsky, fotografo tedesco grande appassionato di prog.

Kubatsky non aveva mai sentito cantare Lanzetti ed è rimasto molto impressionato dalla sua voce.

Ecco due scatti, uno del concerto e uno dopo il caffè preso insieme la mattina successiva al bar il Castello.







 

giovedì 1 settembre 2022

Esce oggi in vinile "Horizontal Rain" di Bernardo Lanzetti


 

Oggi, 1° settembre, esce ufficialmente "Horizontal Rain" di Bernardo Lanzetti in vinile.


Sarà già reperibile al Festival di Veruno del 2-3-4 settembre





lunedì 29 agosto 2022

Bernardo Lanzetti: qualche scatto del concerto del 28 agosto a Castiglione del Lago

Bernardo Lanzetti e il pianista Luca Giuliani in concerto il 28 agosto al Club "La Darsena", a Castiglione del Lago (PG)


Concerto alla Darsena. 
Una foto con GTR e due del finale "a cappella"