domenica 28 novembre 2021

Gli album di Bernardo Lanzetti: “IL CIELO A ZIG ZAG” o "BERNARDO LANZETTI?"


L’album “Bernardo Lanzetti”

1982-CBS


IL CIELO A ZIG ZAG” era l’idea dell’artista per il titolo di quell’album e infatti due bozzetti erano stati presentati su quel tema.

I responsabili della CBS bocciarono, senza valido motivo, quel titolo e quell’idea e, forti delle regole contrattuali dell’epoca, imposero il titolo “Bernardo Lanzetti”, pur a conoscenza del fatto che, solo due anni prima, già la Ciao Records aveva pubblicato un album con lo stesso titolo malgrado il malumore, in proposito, dell’artista/interprete.

Curioso il fatto che Bernardo, in quei frangenti, si trovasse nello studio di Guido Harari, fotografo che aveva fatto il salto di qualità con il tour De Andrè/PFM e che sembrava aver dimenticato la sua primissima copertina del 1974 che immortalava il Lanzetti con il gruppo Acqua Fragile per l’album “Mass Media Stars”.

Ridendo e scherzando, Guido fece alcuni scatti con la polaroid e altri in bianco e nero, così per aggiornare il suo book.

La CBS vide una di quelle foto e la scelse per la copertina dell’album in oggetto senza neppure permettere al fotografo di rivedere e ripulire il negativo.

Qui si mostrano gli scatti polaroid inutilizzati che mostrano una certa poesia e un certo spessore artistico.




venerdì 26 novembre 2021

Premiata Forneria Marconi su "NUOVO SOUND" nel novembre del 1975

PREMIATA FORNERIA MARCONI - NUOVO SOUND - NOVEMBER 1975

La Premiata Forneria Marconi in copertina sulla rivista musicale “Nuovo Sound” nel novembre del 1975.

Nuovo album “Chocolate Kings”, nuovo cantante “Bernardo Lanzetti”, e tour in Giappone.

Di tutto un Pop…

Wazza  


Reportage di Armando Gallo per "Ciao 2001"

Forneria Marconi, in pieno tour mondiale per l'uscita dell'album "Chocolate Kings", arriva per la prima volta in Giappone. Tra interviste, promozioni, passaggi televisivi e concerti a Osaka e Tokio, sono impegnati per 20 giorni. Fu un vero trionfo, sempre seguiti da agguerriti fans giapponesi amanti del prog italiano. Nel corso del tour gli fu consegnato il disco d'oro. Franz in omaggio ai giapponesi, si esibiva sempre suonando con il kimono. Ma questo tour, fu ricordato anche per la famosa storia del "basso volante" di Patrick Djivas, raccontata da Franz Di Cioccio, nell'ultima data del tour, il 29 novembre 1975.

Franz racconta: << L'episodio più bello della tournée giapponese ha visto Patrick come protagonista. Era l'ultimo concerto di Tokio e La gente era in delirio. Ci chiesero un bis, poi un altro. La gente non andava più via, allora decidiamo di fare il 'Poseidon', un pezzo che riservavamo per i finali dei concerti più caldi. Consisteva in una serie di accordi che crescevano sempre più, fino ad ottenere una specie di estasi sonora molto coinvolgente. Era una performance monumentale, un'apoteosi. Eravamo molto eccitati perché era il nostro secondo concerto consecutivo in città e, come nel primo, c'era stato sold out, il tutto esaurito. La gente era veramente in visibilio. Avevamo un fan club, avevamo preso un disco d’oro, insomma eravamo straconsiderati. Allora, in quella atmosfera di sfegatato gasamento Patrick, al culmine del 'Poseidon', diede l’ultima botta, si sfilò il basso e, secondo i canoni del rock, lo lanciò in aria. Alzò gli occhi per esibirsi in una presa al volo ma... venne accecato dai fari. Il basso cadde rovinosamente per terra. Patrick rimase per un attimo di ghiaccio: il basso costava allora tre milioni, che all’epoca erano una cifra considerevole, ma poi, preso dall’euforia urlò: "Chi se ne frega!". Prese il basso e lo lanciò in platea. Il concerto a quel punto era davvero finito. In camerino però Patrick era un po' pensieroso. Come il proverbiale coccodrillo piangeva sul latte versato. "Che stronzata..." diceva, "si era rotto però... si poteva anche rimettere a posto. Va bene fare la rock star, però ... In quel momento arrivarono due persone del servizio di sicurezza che, rivolgendosi a Patrick dissero: "Senta, c’é un ragazzo qui fuori... sta aspettando, cosa dobbiamo fare? Lo stanno... lo stanno portando via." "Ma cosa é successo?" chiese Patrick. "Beh insomma... abbiamo recuperato il suo basso." "Ah bene, portatemelo qui." "No guardi, deve venire fuori lei perché questo ragazzo non lo vuole lasciare. Se lo tiene stretto e non lo vuole mollare." "Va bene" disse Patrick, "allora portatemi qui il ragazzo. Ne parliamo." "Veramente é fuori in ambulanza. Se rivuole il basso deve venire con noi. "In pratica il poveretto, che aveva preso il basso in testa, si era ferito. Era fuori, sdraiato sul lettino, attaccato allo strumento come una cozza alla scogliera. Quando Patrick lo vide, si impietosì e... gli lasciò il basso. In fondo quel ragazzo se lo era proprio meritato.>>


 

domenica 21 novembre 2021

Compie gli anni Bernardo Lanzetti

Compie gli anni oggi, 21 novembre, Bernardo Lanzetti, "The Voice Impossible", del prog-rock italiano…

Acqua Fragile, Premiata Forneria Marconi, Mangala Vallis... e molte produzioni soliste, sono il "curriculum" di Bernardo.

Dopo 43 anni, torna ad incidere un nuovo album con gli Acqua Fragile, "A New Chant", accolto molto bene da pubblico e critica.

Happy Birthday Bernardo!

Wazza


Una rara foto dell'Acqua Fragile con Joe Vescovi (ex The Trip)

Anno 1977 (JET LAG). Partendo da sinistra: Premoli, Di Cioccio, Bloch, Lanzetti, Mussida e Dijvas.


Bernardo Lanzetti and the Steam Band
Ok L-R: John G Perry, Clive Bunker, Bernardo, YT and Jackie McCauley

Anno 1995: si forma per quella stagione l'Equipe 84 Extra", con Victor Sogliani che esce dall"Equipe, sostituito da Fulvio Monieri, e gli Extra di Bernardo Lanzetti già vocalist della PFM. In senso orario, da sx in basso: Bernardo Lanzetti voce, chitarra e glovox; Ronnie Jackson voce e chitarra; Andrea Lavelli voce, chitarra, basso e tastiere; Vanni Comotti voce e batteria; Victor Sogliani voce e basso; al centro Johnny Pozzi.





mercoledì 17 novembre 2021

Bernardo Lanzetti / Horizontal Rain CD, review From Wolfgang Giese


Bernardo Lanzetti / Horizontal Rain CD review

From Wolfgang Giese

November 16, 2021


The Italian singer Bernardo Lanzetti was born in Casalmaggiore in 1948. In 1971 he formed the prog rock band Acqua Fragile, which released an album in 1973 and 1974 respectively. He subsequently sang on three of the albums with the band Premiata Forneria Marconi (PFM).

The protagonist's solo phase then resulted in a number of publications, and further participations in other productions until there was a reunion of Acqua Fragile in 2017. And now another solo record with "Horizontal Rain".

The first guest star introduces himself with "Walk Away"! David Cross (King Crimson) convinces with a fine virtuoso violin solo. And when Cross 'battles' with Derek Sherinian on the keyboards, you almost think you've landed in rock jazz, here with the Mahavishnu Orchestra = Jerry Goodman vs. Jan Hammer. But the main focus is immediately drawn when Lanzettilifts up to sing. Yo, there is a lot of theatricality in the expression, sometimes like an opera he powerfully performs his own lyrics to his own music. And this moves, in the spirit and as an expression of his past, in the Prog Rock area.

But the characteristics of this genre are not only used as a basis, but extensions have been adhered to. This is what happened on "Heck Jack", where the saxophonist Giancarlo Porro is responsible for the arrangement of the horn section around him and the trumpeter Marco Brioschi and the trombonist Carlo Napolitano. Speaking of the saxophone - yes, David Jackson (Van der Graaf Generator) also enriches the epic "Lanzhaiku" with familiar sounds on his saxophone and flute, his typical sound.

On the last song, "Different", a whole choir is brought up, the unusual arrangement brings a very beguiling-mystical mood to the music. And so a not necessarily uniform direction has succeeded, but it is precisely because of this that the already very lively music gains even more liveliness. It is precisely this variety that leads to the fact that not only pure proggies should feel addressed, but also all those who otherwise listen to other music.

At first sight the harmonic songs rule, "Time Is King" for example reminds a little of Genesis and other songs contain many elements and passages of Art Rock. Of course, it is always the veteran's musical past that flashes and has found its way. An absolutely formidable achievement has been achieved, music with charm, with retro elements, sometimes powerfully gripping ("Horizontal Rain"), but otherwise often floating spherically with a dreamy expression. And above or above everything stands this unmistakable voice, sometimes acting a little hectically, but extremely individual.

 


Tracklist "Horizontal Rain"

Walk Away (5:51)

Heck Jack (3:48)

Lanzhaiku (3:36)

Time Is King (4:54)

Brilliant! (3:04)

Conventional (4:24)

Ero Un Num Ero (4:57)

Horizontal Rain (5:13)

Different (4:32) 

Total playing time: 40:28, year of publication: 2021


Line-up Bernardo Lanzetti

Bernardo Lanzetti (lead and backing vocals, acoustic guitar, harmonica, programming)

Alesia Baltach (cello - # 7)

Marco Brioschi (trumpet - # 2)

Andrea Cervetto (guitars, bass, keyboards, arrangements - # 2,4)

Kim Chandler (backing vocals - # 1,2)

Marco Colombo (guitars - # 5,8)

David Cross (violin - # 1)

Tony Franklin (bass - # 1)

Pier Gonella (guitars - # 6)

David Jackson (saxophones and flutes - # 3)

Tony Levin (stick - # 2)

Dario Mazzoli (bass - # 5)

Sara Wilma Milani (backing vocals - # 3)

Jonathan Mover (drums - # 1,2,5,8)

Carlo Napolitano (trombone - # 2)

Alex Polipo (drums - # 4)

Giancarlo Porro (tenor saxophone and horn section arrangements - # 2)

Derek Sherinian (keyboards - # 1)

Pier Vigolini (keyboards - # 6)

Franco Grandoni (choir conductor - # 9)

Luisa Baiocco, Federica Bastianelli, Silvia Metelli, Michelle Rainone, Gabriele Santoni,

Teo Tiburzi, Gabriele Serano (choir - # 9)

 




lunedì 15 novembre 2021

PFM a Tokyo nel 1975-Esattamente 46 anni fa!

PFM nella Stazione di Tokyo nel 1975

Racconta Bernardo Lanzetti:

Nel novembre del 1975, la PFM era in Giappone.

Per me il debutto indimenticabile.

Le foto sono di Armando Gallo, mio compagno di stanza, nel tour.

La foto alla stazione di Tokyo, recuperata da Wazza Kanazza, non include Mauro Pagani di cui si vede solo un angolo di pelliccia (sintetica), in basso a destra.”