giovedì 30 gennaio 2025

Andrea Scanzi/Anna Bischi Graziani/Franz Di Cioccio/PROG & Dintorni

 


Andrea Scanzi/Anna Bischi Graziani/Franz Di Cioccio/PROG & Dintorni


Recentemente PROG & Dintorni ha riproposto un articolo di anni fa apparso sul Fatto Quotidiano, un’intervista di Andrea Scanzi ad Anna Bischi, la vedova di Ivan Graziani, a vent’anni dalla sua scomparsa.

Interessante il ricordo di Anna su quanto Ivan, il cantautore più rock’n roll della musica italiana, aveva a lei confidato riguardo la sua fuoriuscita dalla PFM dopo sei mesi di lavoro al progetto di quello che sarebbe diventato l’abum “Chocolate Kings”.

Sempre P&D non esita poi a riportare anche la replica di Franz Di Cioccio a quanto raccontato da Anna, intervento pure apparso sul quotidiano.

Balza all’occhio la vivacità dell’unico referente dei marchi “Premiata Forneria Marconi” e PFM che, dopo aver difeso, a pieno diritto, le decisioni della band in merito alla scelta del proprio cantante solista, si spinge fino a celebrarsi come propiziatore della carriera artistica di Ivan Graziani (?) e della composizione del suo brano “Monna Lisa” in quanto Ivan sarebbe stato folgorato dal celeberrimo quadro di Leonardo visto solo grazie al viaggio a Parigi con la PFM, omettendo il fatto che il cantautore aveva già frequentato ben due istituti d’arte!

Perché interveniamo in merito tutto ciò?

Ebbene poiché Anna, tra le altre cose, aveva accennato alle perplessità di Ivan in merito all’organizzazione della band con cui e per cui egli avrebbe dovuto lavorare, si accenna pure alla figura di Anita Ferrari (RIP 2016) da lui raccontata come strategica in tutto l’apparato dietro alla band e motivo perlomeno di perplessità. Anche in qualità di ex marito, il Di Cioccio nega questa interpretazione definendo la sua ex una semplice ragioniera e collaboratrice in ufficio.

Pensate la sorpresa di Bernardo Lanzetti che, subentrato a Ivan Graziani solo tre giorni prima di entrare in sala di registrazione ma anni dopo aver lasciato la PFM, inseguendo le royalties a lui spettanti, scopre che sono raccolte da Anita Ferrari, intestataria e proprietaria della società MADIMUD. Poiché la Signora continuava a negare il pagamento delle somme dovute al cantante di Chocolate Kings, Jet Lag e Passpartù, Bernardo ha dovuto fare causa una prima e una seconda volta, negli anni, sempre con successo anche quando è stato necessario insistere contro la multinazionale che distribuiva quelle registrazioni.

Successivamente anche una terza causa si è chiusa, sempre a favore del Lanzetti pur se, nel frangente, la MADIMUD era stata ceduta a una delle figlie.

Poiché Bernardo Lanzetti risulta uno dei pochi artisti italiani che, da anni,  si batte, a tutto campo, con determinazione e successo per i propri diritti, augurando ai colleghi uguale atteggiamento e risultati, si auspica che tutti coloro che lavorano nei media si sforzino di documentarsi al meglio sugli argomenti trattati non dando per scontato che terzi a cui si concede molto benevolmente di intervenire conoscano o desiderino raccontare tutta la verità magari screditando soggetti incolpevoli.





mercoledì 8 gennaio 2025

PFM: accadde l'8 gennaio del 1976

Sicuramente i componenti della P F M del 1976 non avranno dimenticato l'8 gennaio 1976, giorno in cui al Palazzo dello Sport di Roma si tenne un concerto per sostenere "la resistenza Palestinese", con la presenza di Di Cioccio e soci.

Nobile gesto, ma la band - in procinto di effettuare un grande tour nel Nord America con artisti del calibro di Peter Frampton, Santana, Chicago -, si vide "revocato" il contratto, perché molti manager americani di origine israeliana non videro di buon occhio questo schierarsi a favore dell'OLP Palestinese.

In parole povere furono banditi dai circuiti rock americani e persero, forse, l'occasione di diventare in quel momento delle rock star a livello mondiale!

Chapeau alla Premiata per la loro coerenza!

Wazza