Acqua
Fragile
Breve bio, 2020
Acqua
Fragile debutta live nel dicembre 1971
aprendo per un concerto degli Uriah Heep a Bologna. Della formazione, facevano
parte: Bernardo Lanzetti - chitarra e voce solista -, Piero Canavera
- batteria e vox -, Franz Dondi - basso -, Gino Campanini -
chitarra e vox - e Maurizio Mori alle tastiere.
Nel 1973 esce il loro
primo album omonimo e, lʼanno successivo, con il secondo album “Mass Media
Stars”, il gruppo si conferma come "Il Nobile Outsider del Prog Italiano”.
Cantando solo in inglese
- anche con cori a tre voci - e perfettamente inseriti nella matrice
progressive straniera, la band veniva esclusa dai programmi RAI, monopolio
allʼepoca.
Nel ʼ75, appena Joe
Vescovi, precedentemente nei Trip, entra per sostituire Mori, Lanzetti
abbandona a sua volta la band per divenire la voce solista della PFM, dal ʼ75
al ʼ78.
Dallo scioglimento
sopravvenuto, Acqua Fragile diviene unʼicona leggendaria, soprattutto grazie
alle ristampe dei loro due album, in USA e in Gran Bretagna.
Nel corso degli anni
successivi, Franz Dondi mai abbandonava lʼidea di un ritorno della band
parmense tanto da impegnarsi, con giovani musicisti locali, con un “Acqua
Fragile Project”, costituito per riproporre i brani storici.
Nel 2013, strategico
fu però il “Vox 40”, il concerto celebrativo dei quarantʼanni di musica di
Bernardo, dove, dopo quattro decenni dal debutto discografico, tutti e cinque i
componenti si ritrovarono. Nellʼoccasione Franz e Piero si univano sul palco a
Bernardo e alla Tango Spleen Orquesta di Mariano Speranza per una rilettura, in
chiave classico-moderna, dei brani più significativi dellʼAcqua Fragile.
Da quel momento, il
trio storico di AF iniziò a lavorare a un nuovo album di musiche originali e
inedite avvalendosi, oltre che dei sopracitati Tango Spleen, anche di vari
collaboratori, italiani e stranieri, tra cui spiccano i nomi dei poeti britannici
Pete Sinfield e Nick Clabburn nonché del batterista statunitense Jonathan
Mover.
“A New Chant” è così
il terzo album della Prog Band Italiana ma, per sottolinearne il carattere
singolare di persistente outsider, il lavoro viene pubblicato dalla britannica
Esoteric Rec. Accolto più che favorevolmente da critica e pubblico, “A New
Chant” spinge il trio AF a presentarsi con una nuova line up per affrontare i
concerti live.
Giusto dallʼ “Acqua
Fragile Project”, vengono reclutati il chitarrista Michelangelo Ferrilli e la
vocalist Rossella Volta. Il tastierista Stefano Pantaleoni, studioso del Prog e
docente di composizione, arriva a completare la formazione.
Allʼinizio del 2020,
per iniziare il lavoro del nuovo album, il quarto per il gruppo, Michelangelo
lascia la band ed entra Claudio Tuma, virtuoso mancino della chitarra e già da
anni ammiratore dellʼAcqua Fragile.
Atmosfere estranianti,
romantiche o ossessive, tempi dispari, arpeggi arditi con un occhio
allʼavanguardia, poesia e nonsense uniti alla forza di una vocalità, solista e
corale, unica e articolata, sono significativamente presenti nella proposta
live di Acqua Fragile.
Oltre al repertorio
storico, il loro nuovo spettacolo prevede lʼinserimento di alcuni brani inediti
che verranno successivamente pubblicati prima della fine dellʼanno.
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