domenica 20 marzo 2022

Bernardo Lanzetti tra gli ospiti del nuovo album di Vincenzo Ricca. Nell'articolo un video che anticipa l'uscita del disco.

Bernardo Lanzetti è ospite nel nuovo progetto di Vincenzo Ricca

Nell’articolo un video che anticipa l’album e propone la voce di Bernardo…

 

Qualcosa in più sul progetto

Vincenzo Ricca's The Rome Pro(G)ject V – Compendio di una vita 

Il Rome Pro(G)ject, discograficamente parlando, compie 10 anni


Non male per un progetto che avrebbe dovuto limitarsi solo ad un album, uscito nel 2012, e che, invece, non solo ha rappresentato la miccia per il terzo rilancio del rock progressivo, avviando letteralmente le collaborazioni tra giovani musicisti e i grandi maestri del genere, ma si è trasformato in un grande successo discografico nonostante numerosi fattori,  di solito decisivo nel mondo della musica: non esiste una vera band; non ci sono eventi live che accompagnano le pubblicazioni; la produzione e la distribuzione degli album è completamente indipendente e autogestita.

Il progetto è stato definito da Vincenzo Ricca "un osservatorio sul prog" e sulle sue potenzialità. Il "fil rouge" che lega questo lavoro è rappresentato dalle vicende dell'antica Roma raccontate attraverso – ormai – cinque album, tutti legati da un filo narrativo, per lo più strumentale, che costituisce il concept album più lungo della storia della musica, tale da meritare un inserimento nel Guinness dei primati.

E così, dopo "Una passeggiata musicale attraverso la storia e i luoghi, la grandezza e la bellezza della Città Eterna" del 2012, II - "Del destino e della gloria" del 2016, III - "Exegi Monvmentvm Aere Perennivs" del 2017 e IV - "Sentieri battuti vie diverse" del 2020, la quinta incarnazione di questo lungo racconto si intitola "TRP V - Compendio di una vita".

L'ispirazione di questo album è triplice: da un lato le riflessioni sulla dura disciplina militare, dall'altro le drammatiche vicende dell'eruzione del Vesuvio e infine le intuizioni di Giulio Cesare oltre che degli imperatori romani opposti alle sanguinose vicende dei gladiatori.

Insieme a Vincenzo Ricca, Steve Hackett e David Jackson - presenti in tutti e quattro gli album precedenti del progetto - tornano i fantastici contributi di John Hackett, Nick Magnus e Bernardo Lanzetti. La grande e prestigiosa sorpresa di questo album è la partecipazione di Tony Levin che caratterizza quattro delle otto tracce che compongono l'opera.

E poi alcuni "talenti deliziosi", tra cui una new entry, la voce di Tony Patterson, e collaboratori di lunga data come Franck Carducci (basso e chitarra 12), Daniele Pomo (batteria), Paolo Ricca (chitarra elettrica) e Roberto Vitelli (basso), ognuno con i propri preziosi ed efficaci contributi.

"Compendium of a Lifetime" è composto da otto nuove canzoni inedite. In ognuna delle canzoni che, seppur legate da un tema, vivono con convinzione la loro sonora indipendenza, emergono reminiscenze e citazioni, come nelle altre opere, per gli amanti del progressive. Ma questo è un record decisamente diverso dai suoi predecessori.

La durata dell'album è di circa 42 minuti (il che fa sperare in una versione in vinile di qualità) a cui viene aggiunta una versione rivista e abbreviata di "Exegi Monvmentvm", dal terzo album, come bonus track.

Tutti i brani sono stati composti, arrangiati, eseguiti e prodotti da Vincenzo Ricca. Anche il testo dei due brani cantati è stato scritto da Vincenzo Ricca. Il disco è mixato da Piero Vena, coadiuvato da Vincenzo Ricca. Anche questa volta la copertina è un dipinto dell'artista Maria Grazia Spadafora mentre le grafiche sono, come sempre, di Gabriele Morelli di Weblogo.it. Tutte le foto, tranne quelle che rappresentano i musicisti coinvolti nel progetto, sono di Vincenzo Ricca, la maggior parte delle quali sono state scattate a Pompei durante la mostra dello scultore Igor Mitoraj nel 2016. Tony Levin, che è anche un eccellente fotografo, ha inviato un suo autoritratto per il libretto di 16 pagine ben tenuto.


 

Racconta Bernardo…

Durante la registrazione di “Compendium of a Lifetime”, di Vincenzo Ricca, mi è uscito questo Fa# acuto, in voce, non falsetto”…



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