Il dopo PFM conduce a
progetti differenti; uno di questi si sintetizza nel 1981 con l’uscita dell’album
“Gente Nervosa”.
Cosa ricorda
Bernardo?
“Il nome della band era Bernardo Lanzetti & The Steam Band (La Banda del Vapore): un accordo "power" di chitarra elettrica produce un sacco di vapore
(steam)!.
Oltre a me… Dzal
Martin alla chitarra, alla slide Jackie
Mcauley, John Perry al basso e Clive Bunker alla batteria… tutti pezzi
da novanta!”.
Ecco una vecchia recensione
del disco trovata in rete:
"Leggendo la recensione del disco degli Acqua Fragile apparsa recentemente, non ho potuto fare a me no di pensare a questo disco solista del leader del gruppo, Bernardo Lanzetti, che nei primi anni '80 si era concesso una trasferta a Londra per registrare questo buon disco, "Gente Nervosa", che con il prog degli Acqua Fragile non c'entra nulla, ma che segna con evidenza quelli che sono i più grandi amori musicali di Lanzetti, il rock, il country e il blues. Qui il protagonista è lui, con la sua splendida chitarra, con un'interpretazione sempre sentita e con "l'anima". C'è tutto il suo mondo musicale oltre il progressive; partendo dal veloce country-rock iniziale - Donne, donne, donne oh! - il resto si snoda su morbide ballate - Pricess Caroline, con un bel sax in evidenza - su un country leggero - Cowboy, cowboy, e Solo io e te, pezzi che in qualche modo può ricordare il reggae - o come rock 'n' roll piuttosto classici come No comment.
Ma il pezzo che in questo album è indubbiamente una spanna sopra a tutti è certamente la title track, con degli ottimi riff di chitarra e un ritornello che rimane in testa dal primo momento...".
"Leggendo la recensione del disco degli Acqua Fragile apparsa recentemente, non ho potuto fare a me no di pensare a questo disco solista del leader del gruppo, Bernardo Lanzetti, che nei primi anni '80 si era concesso una trasferta a Londra per registrare questo buon disco, "Gente Nervosa", che con il prog degli Acqua Fragile non c'entra nulla, ma che segna con evidenza quelli che sono i più grandi amori musicali di Lanzetti, il rock, il country e il blues. Qui il protagonista è lui, con la sua splendida chitarra, con un'interpretazione sempre sentita e con "l'anima". C'è tutto il suo mondo musicale oltre il progressive; partendo dal veloce country-rock iniziale - Donne, donne, donne oh! - il resto si snoda su morbide ballate - Pricess Caroline, con un bel sax in evidenza - su un country leggero - Cowboy, cowboy, e Solo io e te, pezzi che in qualche modo può ricordare il reggae - o come rock 'n' roll piuttosto classici come No comment.
Ma il pezzo che in questo album è indubbiamente una spanna sopra a tutti è certamente la title track, con degli ottimi riff di chitarra e un ritornello che rimane in testa dal primo momento...".
Un album forse da
riscoprire?
Ecco la già citata title track...
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