Una ammiratrice di Bernardo Lanzetti,
Valeria
Vicini, commenta e allarga gli orizzonti di una possibile discussione,
dopo la partecipazione ad un evento live.
Ieri sera è stata una
gran bella serata, ne ero certa... ancor prima di esserci; Bernardo Lanzetti è
da una vita che ci offre una musica di nicchia, quella vera, s'intende. Perbacco
che voce! Ancora più speciale, più varia, più sorprendente; vinili eterni da
pelle d'oca, sempre da Lui così tanto magistralmente evocati in virtù di
ossequio e di rispetto ai mostri sacri, al periodo storico... quello che ti ha
segnato, quello che onori per averlo attraversato... Che dire poi di alcuni
suoi brani... per me arte, arte collaudata da un perfezionismo musicale che al
giorno d'oggi solo in pochi hanno. Mi capita spesso dopo le sue esibizioni di
rituffarmi per giornate intere nel passato. Oggi ad esempio, da Monterey al Pop
Festival del 67, all'ascolto della dolente Janis Joplin in "Ball and Chain", e del primo Jimi
Hendrix; talenti che, data l'età ancora acerba all'epoca, ho scoperto dopo.
Insomma Bernardo ci tocca, tocca le nostre corde più nascoste, le nostre
emozioni risalgono improvvisamente. Grazie!
Casalmaggiore gli deve
molto e poco, a mio modesto parere, gli ha dato finora.
Premi, riconoscimenti,
eventi in suo onore, serate di approfondimento con lo stesso artista, progetti
teatrali, altro.... vi sono stati?
Accerto che
Casalmaggiore sa gongolarsi per talune iniziative, ma ho l'impressione che veda
spesso l'erba del vicino come sempre più verde.
Che peccato quando la
terra dispensa frutti speciali!
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