sabato 24 aprile 2021

Tratto dal libro “Il respiro del tamburo”, di Gigi Cavalli Cocchi-2° parte

 


Tratto dal libro “Il respiro del tamburo”, di Gigi Cavalli Cocchi-2° parte


Io e Bernardo Lanzetti condividiamo non solo l'amore per la musica, ma anche per l'arte visiva e pochi conoscono le sue grandi doti di pittore.

Un giorno ci promettemmo uno scambio di ritratti, e da lì a qualche tempo, trovai l'ispirazione e portai a termine il mio dipinto.

Qualche mese dopa arrivò il suo, superlativo, dove appaio con uno sguardo quasi demoniaco.

Seppi dopo che quel disegno ebbe una gestazione lunga, perché realizzato in un periodo nel quale stava portando a termine le tele per una mostra a tema erotico.

All'epoca, Bernardo viveva a Crema, in una casa/studio dove i quadri erano sparsi ovunque, fin nella camera da letto; così, quando si alzava la mattina e girava nudo per la casa, non riusciva a sentirsi a suo agio sotto lo sguardo inquietante del mio ritratto posizionato sul cavalletto e per togliersi dall'imbarazzo… mi copriva con un telo.

Disegnare e suonare per me e Bernardo sono un tutt'uno, ma non è cosa così rara: molti musicisti sono anche disegnatori, pittori, grafici.

Prairie Prince, batterista della rock band americana The Tubes e collaboratore di Brian Eno e David Byrne è anche un grandissimo grafico.

Joni Mitchell, non è solo una favolosa cantautrice, è anche una pittrice straordinaria.

C'è stato un tempo in cui le copertine avevano una grande importanza nella discografia. Spesso erano la prima fonte di richiamo dell'acquirente, perchè si trattava di vere e proprie opere d'arte.

Carta e pennarello non sono mai mancati ovunque fossi, sia che si trattasse di studi di registrazione sia che mi trovassi in tour.

Il M'importa na sega tour dei C.S.I., fu un tour ricco di spunti da mettere su carta, e realizzai addirittura un vero e proprio libro di caricature.




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