lunedì 20 settembre 2021

ACQUA FRAGILE – live in Sant’Ilario, di Andrea Pintelli

 


ACQUA FRAGILE – live in Sant’Ilario

3 settembre 2021

Di Andrea Pintelli

 

Il 3 settembre 2021 è andato in scena un bellissimo concerto in un luogo a me caro, la festa dell’Unità di Sant’Ilario d’Enza, in provincia di Reggio Emilia. Questa festa, che trascende le appartenenze politiche, ma anzi va oltre, rappresenta per noi emiliani un momento di condivisione e sorrisi, fotografando appieno la nostra innata socialità.

Acqua Fragile dal vivo, eccoci tutti pronti a goderci, finalmente, un live di spessore, eccoci a vivere di qualcosa di cui non potremo mai fare a meno: la Musica. “M” maiuscola, ovviamente, siccome è così che si esprime il concetto di partenza di questo gruppo che alcuni anni fa è tornato per regalarci momenti di gloria sonora, interiorizzati all’istante grazie alla loro rinnovata capacità compositiva, condita con arrangiamenti da urlo, dimostrata con l’ultimo album “A New Chant”.

L’arena spettacoli “Augusto Daolio” posta all’interno del parco San Rocco, dove da sempre si tiene la festa, è una struttura che si adatta perfettamente alle esibizioni dal vivo; ricordo con piacere un bellissimo concerto di Robben Ford di una decina di anni fa, ma anche la bolgia creata dal combat folk dei nostri Modena City Ramblers; troppi eventi sarebbero da ricordare in questo frangente. Il peccato della serata è stata la scarsa partecipazione del pubblico, che ha riempito la platea, ma che mancava quasi completamente dalle tante gradinate antistanti. Se paragonato al tutto esaurito del concerto al teatro di Casalmaggiore (CR) di alcuni anni fa, da me altresì commentato, fa (un po’) rabbia. Comunque, la professionalità della ciurma non si può e non si deve fermare davanti a questi fattori, e infatti i nostri hanno portato in scena un ottimo spettacolo, a tratti trascinante. Alla faccia di chi non c’era.

Si parte con l’ingresso del solo Bernardo Lanzetti che, voce e chitarra, apre le danze con “How Come”. Una voce simbolo del rock italiano che non ha perso un grammo della sua espressività e della sua potenza, nonostante i tanti anni di onorato servizio. Trascende il tempo. Dopo questo momento intimo, tutti gli altri musicisti si prendono il palco e imbracciando gli strumenti fanno partire “Cosmic Mind Affair”, che alla fine raccoglie tanti applausi.

Dopo “Wear Your Car Proudly” Bernardo annuncia che questa sera presenteranno in anteprima tre canzoni che faranno parte del loro nuovo disco. È emozionante vedere quanta energia mettano in ciò che fanno, quanta grinta dimostrino ancora questi giovanotti del Prog. Ovvio, i nuovi innesti aiutano con la loro freschezza, ma il nucleo storico della band che fu (Lanzetti, l’immenso Franz Dondi, e l’altrettanto infinito Pier Emilio Canavera) gira a mille. Oggettivamente. Si apre il sipario, quindi, su “Her Shadow” ed è grande musica, ragazzi! Un brano che ti prende immediatamente, intessuto dalle magiche tastiere di Stefano Pantaleoni, vero perno attuale della band. Rossella Volta è splendida nel suo sottolineare le evoluzioni di Bernardo, e si prende pure spazio per dimostrare che non è solo la corista, ma un grande valore aggiunto per la band.

Le canzoni proposte sono state pescate sia dai primi due storici album che da “A New Chant”, il disco del ritorno sulle scene, che avevo osannato anni fa. “Morning Comes” è un momento storico e meraviglioso del Prog tutto, “Mass Media Stars” suono ora più attuale che mai, ma è proprio con “A New Chant” (certo, la canzone singola) che l’Acqua Fragile, a mio parere, ha raggiunto il suo zenith durante il concerto di Sant’Ilario.

Gli altri due brani nuovi sono stati “Il Suono della Voce”, primo brano in assoluto in lingua italiana rilasciato dai nostri e l’oscura “Black Drone”. La prima ha un refrain notevole, ma non ha incontrato quella profondità che mi aspettavo. La seconda è una pacchia per chi ama la Musica; di grande stile, dinamica, mai banale.

Poi dopo due ore di concerto, tutti in piedi ad applaudire con gioia e rispetto una delle più grandi band del Prog italiano, canticchiando insieme a loro quella “Coffee Song” che ci riporta agli anni d’oro del rock nostrano.

Un plauso generalizzato a questa inossidabile band, che proprio in questa serata ha presentato il nuovo chitarrista, Claudio Tuma, che ha svolto ottimamente il proprio lavoro, ma che avrà tempo per integrarsi nelle dinamiche interne di matrice Prog, venendo lui da un altro ambito stilistico.

Aspettiamoci, quindi, il nuovo capitolo della loro storia, perché si va avanti. Con estremo piacere. Acqua Fragile ce lo dimostrerà.






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