mercoledì 11 dicembre 2024

Steve Hackett, i Genesis e Bernardo Lanzetti



In un articolo di un po' di tempo fa, Steve Hackett, ripercorrendo la storia dei Genesis e sottolineando il rapporto con l’Italia, ha affrontato il momento in cui Peter Gabriel, ormai trabordante all’interno della band, decise di intraprendere una nuova strada, solitaria.

Ecco le sue parole: <<L’incantesimo si ruppe nel 1975, all’indomani di “The Lamb Lies Down On Brodway”. Era un progetto concepito tutto da Peter: ormai era molto più che un membro paritario del gruppo, fece bene a voler andare per conto suo. Quanto al tour, a New York mi rubarono di nuovo le chitarre. Una maledizione…>>.
La ricerca di un frontman si risolse nel modo più semplice.

<<Testammo molti vocalist. Fu preso in considerazione anche Bernardo Lanzetti della PFM. Eppure avevamo la soluzione in casa. Phil aspettava solo che glielo chiedessimo!>>.

Sliding doors… chissà cosa sarebbe accaduto se…



domenica 1 dicembre 2024

Bernardo Lanzetti ricorda Steve Simpson, suo "guitar hero" mancato da poco...

Nella foto, da sinistra a destra:

Jackie McAuley, Steve Simpson, Bernardo Lanzetti e Dzal Martin.

Nel retro, John Perry e Clive Bunker, non inquadrati


Scrive Bernardo:

Nel mio percorso musicale, ho avuto la fortuna di lavorare con musicisti fantastici.

Nei miei tre album solisti registrati a Londra, all’inizio degli anni ’80, il mio guitar hero è stato Steve Simpson.

Grande tristezza mi ha preso alla notizia che Steve non è più con noi.

Ci accomunava la passione per certa musica americana, i Little Feat di Lowell George in testa, e ho potuto incontrare Roger Chapman quando Steve era stato arruolato nella band “Short List”.

Sono stato anche ospite a casa sua e tante le serate nei pub di Londra dove andavo a sentirlo. Numerose le avventure da raccontare come quando in un piccolo tour, in duo, a Milano, al club Magia il cui impianto elettrico non aveva la presa a terra, a un certo punto, toccando il microfono con le labbra, i peli del mio naso prendono fuoco. Dallo shock, il plettro vola dalla mia mano ma Steve, prontamente, lo afferra al volo tra gli applausi del pubblico convinto che fosse tutta una scena preparata.

Steve era molto amato e rispettato dai colleghi della scena Londinese. Quando dal suo furgone gli rubarono l’attrezzatura, compresa la sua chitarra più famosa, una Telecaster con disegni paisley (cashmere) - (vedi foto) - prontamente altri chitarristi gli imprestarono i loro strumenti. Di seguito, un liutaio da cui era passata una chitarra sospetta, tolse la vernice nera con cui era stata camuffata fino a rivelare i famosi disegni sottostanti recuperando così lo strumento.

Al pub Red Lyon, Steve ha partecipato ad alcune riprese del lungo videoclip Amore all’ora X” girato per l trasmissione RAI “Mister Fantasy”.

Ciao Steve...

La cassetta che Steve Simpson regalò a Bernardo, quella con il suo repertorio di classici.




Ecco cosa diceva Ciao 2001 di "Acqua Fragile"... era il 1973


Era il 1973 e Enzo Caffarelli dalle pagine di CIAO 2001 recensiva  “Acqua Fragile”.

  
ACQUA FRAGILE
Omonimo - Numero Uno (1973)

Sicuramente uno dei migliori gruppi italiani venuti alla ribalta nel corso dell'anno, l'Acqua Fragile, si presenta con tutte le carte in regola: scoperti dalla PFM, coadiuvati dal produttore Claudio Fabi, con testi in inglese (molto belli) scritti da un membro del gruppo, e tradotti sulla copertina.
In data recente hanno accompagnato i Gentle Giant in tour, e mi sono sembrati diversi da quelli conosciuti attraverso il disco. Sinceramente preferisco parlare dell'album.
"Morning comes" sembra uscire dal repertorio dei Genesis. Mi si perdonino i paragoni che spesso uso per i gruppi italiani, ma tutto sommato una simile affermazione può esser anche un complimento. La voce del cantante è vicina a quella di Peter Gabriel, ed anche la costruzione armonica del brano è tipicamente alla Genesis: lo stesso accade, in parte, per "Song from a picture" e per "Education story". Le tastiere, usate in funzione orchestrale, infondono un tono vivace e a un tempo solenne alla musica dell'Acqua fragile.
"Comic strips", "fumetti", è significativa parodia degli ultimi Gentle Giant: azzeccato il titolo, dato l'evidente tentativo dei fratelli Shulman di dare un'idea visiva dei loro brani, colonna sonora ideale per cartoni animati.
"Science fiction suite" e "Going out" sono su di un altro piano: l'impasto chitarristico ed il tipo di coro, trasferiscono l'asse di orientamento in America. E si realizza così, su scala, quella elegante fusione fra musica inglese ed americana che ha negli Yes i maggiori portabandiera.
In genere il suono è ricco, le melodie ben congegnate, le esecuzioni impeccabili. Notevole la padronanza degli strumenti da parte del quintetto, compresa la sezione ritmica, in genere carente nelle formazioni nostrane. Molto gusto, e non c'è quella frammentarietà di colori e di tempi cui tanti altri gruppi ci hanno abituato. 
Enzo Caffarelli


Track List
-Morning comes
-Comic strips
-Science fiction suite
-Song from a picture
-Education story
-Going out
-Three hands man

Line Up
Bernardo Lanzetti-voce
Gino Campanini-chitarra
Maurizio Mori-tastiere
Franz Dondi-basso
Pero Canavera-batteria