Nella foto, da sinistra a destra:
Jackie McAuley, Steve Simpson, Bernardo Lanzetti e Dzal
Martin.
Nel retro, John Perry e Clive Bunker, non inquadrati
Scrive Bernardo:
Nel mio percorso musicale, ho avuto la fortuna di lavorare
con musicisti fantastici.
Nei miei tre album solisti registrati a Londra, all’inizio
degli anni ’80, il mio guitar hero è stato Steve
Simpson.
Grande tristezza mi ha preso alla notizia che Steve non è più
con noi.
Ci accomunava la passione per certa musica americana, i Little Feat di Lowell George in testa, e ho potuto incontrare Roger Chapman quando Steve era stato arruolato nella band “Short List”.
Sono stato anche ospite a casa sua e tante le serate nei pub di Londra dove andavo a sentirlo. Numerose le avventure da raccontare come quando in un piccolo tour, in duo, a Milano, al club Magia il cui impianto elettrico non aveva la presa a terra, a un certo punto, toccando il microfono con le labbra, i peli del mio naso prendono fuoco. Dallo shock, il plettro vola dalla mia mano ma Steve, prontamente, lo afferra al volo tra gli applausi del pubblico convinto che fosse tutta una scena preparata.
Steve era molto amato e rispettato dai colleghi della scena Londinese. Quando dal suo furgone gli rubarono l’attrezzatura, compresa la sua chitarra più famosa, una Telecaster con disegni paisley (cashmere) - (vedi foto) - prontamente altri chitarristi gli imprestarono i loro strumenti. Di seguito, un liutaio da cui era passata una chitarra sospetta, tolse la vernice nera con cui era stata camuffata fino a rivelare i famosi disegni sottostanti recuperando così lo strumento.
Al pub Red Lyon, Steve ha partecipato ad alcune riprese del
lungo videoclip Amore all’ora X” girato per l trasmissione RAI “Mister
Fantasy”.
Ciao Steve...
La cassetta che Steve Simpson regalò a Bernardo, quella con
il suo repertorio di classici.
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