Era il 3 Maggio del 1999, e in occasione dell’uscita
del suo album, “I sing the voice impossibile”, Bernardo Lanzetti rilasciava
una bella intervista a ROCKIT.
Splendido il brano a seguire, "Come again".
ROCKIT: anzitutto complimenti per il suo ultimo
album che risulta quantomai coraggioso e controtendenza in un periodo in cui il
rumore e la distorsione governano gran parte del mercato. Come e' maturato
questo lavoro?
LANZETTI: Grazie
per i giudizi positivi. Il lavoro raccoglie i frutti delle mie sperimentazioni,
nel campo elettronico-vocale, degli ultimi 16 anni! Da un incontro con l'amico
produttore-arrangiatore Dario Mazzoli è nata l'idea di creare un documento su
queste mie ricerche.
Liberi di creare territori e scenari
musicali, per l'occasione, ho potuto impiegare idee e composizioni che avevano
lo stesso carattere inusitato, singolare e coraggioso. Mi sono meravigliato e
divertito con brani che avevo scritto già nell'84 o addirittura nel '75 e che
erano stati rigettati da varie case discografiche! Altre composizioni sono nate
all'ultimo momento. "Come again" di John Dowland-fine '500, è l'unica
canzone non originale. Abbiamo registrato nell'arco di tre anni, sfruttando il
massimo della tecnologia senza diventarne dipendenti. La copertina sviluppa
graficamente idee di Polimetria che caratterizzano gran parte della raccolta.
ROCKIT: l'ascolto dell'album lascia una forte sensazione di una musica molto pensata ed elaborata che magari lascia meno spazio all'istinto del momento.
LANZETTI: "L'istinto del momento" è sempre presente
nel lavoro! I miei esperimenti vocali sono sempre stati testati nelle
esibizioni dal vivo.
Voglio inoltre
ricordare che già con il gruppo "Acqua fragile" ero responsabile di
incursioni musicali molto articolate.
ROCKIT: Il suo album e' davvero una miscela pericolosa per chi non ha orecchi allenati, come inquadra la sua musica?
LANZETTI: Cerco "Musica di Significazioni espresse con
carattere e sottointese con garbo intrigante".
ROCKIT: la sua voce e' spesso usata come fosse uno strumento e viene fusa insieme all'elettronica rivestendo il ruolo principale, come mai una scelta simile?
LANZETTI: Come artista del canto, "rivestire la voce di
responsabilità" diventa un nuovo, originale metodo di lavoro e può
portare, nel bene e nel male, ad una sublimazione del messaggio artistico. Non
si possono affidare i contenuti e lo stile alla sola immagine ed alla
promozione.
ROCKIT: Perchè la lingua inglese?
LANZETTI: Quando parliamo di musica del '900 parliamo al 90%
di musica registrata e di lingua inglese o, comunque, di cultura
Anglo-Americana.
ROCKIT: Ci spiega la scelta di Come Again?
LANZETTI: "Come again", insieme ad altre
composizioni di J.Dowland, era inserita in un mio recital di Canzoni d'amore di
alcuni anni fa. Lo studio di questo brano è approdato al progetto "Voice
impossible" in maniera naturale.
ROCKIT: Non sappiamo se le va di rispondere ma è d'obbligo chiederle come e quanto l'esperienza con la PFM l'abbia influenzata.
LANZETTI: No Comment
ROCKIT: Quali artisti le piacciono nel panorama musicale odierno?
LANZETTI: Ascolto musica solo per lavoro così che non conosco
il "panorama musicale odierno".
ROCKIT: Quali pensa possano essere le prospettive della scena musicale emergente italiana?
LANZETTI: Le prospettive per chi ha talento sono molto poche.
In Italia sono nulle.
ROCKIT: Nel suo album lei non disdegna l'elettronica e la tecnologia, cosa ne pensa delle nuove prospettive offerte alla musica da Internet?
LANZETTI: Per il momento credo che Internet, relativamente
alla musica, serva più al commercio ed alla diffusione che non alla crescita
artistica.
ROCKIT: Pensa di proporre il suo album dal vivo?
LANZETTI: Ho proposto, in passato, e sto ancora proponendo
brani e soluzioni del mio album in performances dal vivo.
ROCKIT: Ha già qualche progetto per l'immediato futuro o lascerà passare del tempo?
LANZETTI: Ho appena terminato di registrare un tributo ai cantautori
americani dal titolo "Master Poets". Il continuo di "I sing the
voice impossible" potrebbero essere le musiche da scena che realizzerò per
un lavoro teatrale inedito in programma per il dicembre 1999!
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