Hylas & The Nymph
Avevo già cominciato a registrare l’album quando Pier Vigolini mi
fece sentire la melodia su questi accordi.
Ne ho subito afferrato il potenziale ma decisi che, per il mio progetto,
avrei affrontato il canto in una lingua inusitata.
Prima pensai al Latino poi, ricordando che i componimenti poetici in questa
lingua devono attenersi ad una metrica prestabilita e ripetitiva, pensando al
grande lavoro che mi aspettava, tanto valesse spingersi più in là fino al Greco
antico.
Come il Coro Greco, la mia voce recitante, attraverso un
apposito vocoder, è divenuta una sorta di disegno ritmico a
supportare la melodia fluttuante.
Avendo già dipinto, olio su tela, la mia versione di “Hylas & the Nymph”
rivisitando il famoso capolavoro di J.Waterhouse, con l’aiuto prezioso
della esperta linguista Elena Musi, ho portato in questo brano il poema mitico
di Apollonio (300 a.C.)
Un assolo acustico di chitarra a 12 corde, basato su antiche scale
musicali, è stato eseguito dal chitarrista Paolo Scianchi mentre a Pier è stato
chiesto di scrivere un nuovo finale dove il suo pianoforte, in qualche modo,
descrivesse un vortice.
Bernardo
Lanzetti
Nessun commento:
Posta un commento